AMIATA – L’inadeguatezza della manutenzione sulla rete viaria amiatina e i ritardi nell’ampliamento della Strada provinciale del “Cipressino”. È l’argomento di cui nei giorni scorsi ha discusso il comitato direttivo della Lega Amiata dello Spi Cgil.
«Le aree interne della provincia di Grosseto e in particolare i paesi dell’Amiata – sottolinea in una nota la Lega Amiata – soffrono tutte le difficoltà delle zone che hanno subito una forte crisi economica e il conseguente spopolamento dei centri abitati. Qua su c’è meno di tutto ciò che si può definire un “servizio”. Abbiamo il valore aggiunto della qualità dei luoghi e la bellezza dei borghi, ma non basta.
Sull’Amiata e le sue pendici però bisogna arrivarci. E se c’è bisogno di recarsi in un centro abitato più grande, magari per una visita specialistica, o per lavoro, che da noi scarseggia, è necessario spostarsi in macchina su strade malmesse.
A parere della Lega Spi Cgil dell’Amiata, il presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, «sottovaluta gravemente la situazione complessiva della viabilità amiatina».
«Il danno in termini economici e di sicurezza – sottolinea il segretario della Lega Amiata, Mario Ducci – è gravissimo. E non basta certo l’annuncio del solito imminente inizio dei lavori sul primo lotto della provinciale del Cipressino, per il quale, insieme al secondo e terzo, ci sono i soldi accantonati di Cosvig da almeno due anni. A gravare sulla vita “normale”, sulle imprese e sull’economia turistica, infatti, è il degrado generalizzato del reticolo viario amiatino. Con ricadute non solo sul presente, ma sulle generazioni future. I pochi giovani e bambini che desiderano avere un futuro sull’Amiata, infatti rischiano di partire con un grave handicap».
«La Cgil si è sempre occupata del futuro, ed è una sua caratteristica l’attenzione alle tutele generali delle comunità. Per questo – aggiunge Ducci – crediamo che sia necessario aprire una vertenza sociale che coinvolga tutte le categorie di lavoratori e pensionati per superare le inadeguate scelte attuate dall’attuale presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che hanno effetti recessivi su tutto il versante dell’Amiata grossetano. Chiamando contemporaneamente ad un ruolo più attivo e propositivo tutto il mondo dell’associazionismo professionale e produttivo».
«Non c’è tempo da perdere – conclude Ducci -. E’ necessario un risveglio da questa sonnolenta situazione».