FIRENZE – Niente più affitti per la Regione Toscana che ha deciso di rinunciare ad alcuni palazzi e magazzini in locazione in nome della spending review. L’operazione permetterà di risparmiare ogni anno 3 milioni e 600 mila euro, 20 mila dei quali per alcuni uffici dell’Arsia a Grosseto. 17 gli immobili attualmente in affitto, che saranno lasciati in maniera graduale. Dai 3 milioni 870 mila euro di spesa di quest’anno, nel 2012 se ne spenderanno 2 milioni ed 844 mila, 1 milione e 186 mila nel 2014 ed appena 268 mila nel 2015. “Alla fine saranno tre milioni e 600 mila euro risparmiati, pur con 200 mila euro da mettere in conto per le spese di trasloco – annota l’assessore al bilancio della Toscana, Riccardo Nencini (nella foto a destra) – . Ma non c’è solo una riduzione della spesa, che riguarderà anche i costi di gestione e non solo gli affitti. Meno sedi vuol dire anche provare ad accorpare alcuni servizi, con una conseguente maggiore efficienza a vantaggio di cittadini e imprese”.
Trasloco per cinquecento dipendenti in due anni La giunta ha dato il via libera ieri al piano di riorganizzazione di sedi ed uffici, parte della spending review regionale. Si parte nei primi mesi del 2013 ed entro la fine dell’anno 250 dipendenti che ora lavorano negli uffici di via Bardazzi e via Toscana saranno ridistribuiti tra i palazzi A e B di Novoli, villa Fabbricotti, via Pietrapiana e via Farini. Nel 2014 toccherà ad altri 250 di via Alderotti, la sede della direzione della sanità e delle politiche sociali, che si trasferiranno a villa Basilewski appena sarà terminato il restauro dell’edificio. Complessivamente si tratta di un quarto dei dipendenti della giunta regionale che lavorano a Firenze. Gli affitti per via Valdipesa e via Bardazzi costano 1,3 milioni l’anno. Per via Alderotti la Regione ne spende 906 mila. I lavori a villa Basilewski dureranno tra 18 e 20 mesi. Ma nella partita della riorganizzazione degli ufffici regionali ci sono anche archivi e magazzini, che saranno razionalizzati – anche quelli del Genio Civile fuori Firenze – , la possibile costruzione a Firenze di un terzo palazzo a Novoli o la ristrutturazione del vecchio Meyer, da cui si potrebbero ricavare altri 300 o 225 postazioni ma che avranno comunque tempi più lunghi, da tra a cinque anni la stima, e poi le biblioteche di giunta e consiglio regionale che in futuro si fonderanno e qualche stanza in meno per la sede in affitto a Roma, che accanto a quella della Protezione civile in via Val di Pesa a Firenze sono le uniche due sedi che la Regione ritiene al momento impossibile dismettere.
Non solo uffici, ma anche magazzini “La riorganizzazione non riguarderà solo una diversa distribuzione del personale – sottolinea Nencini – Spazi consistenti oggi sono occupati da archivi: archivi di carta per lo più, storici o correnti. Li riorganizzeremo. Li accorperemo. E se di qualcuno, grazie alle tecnologie informatiche, potremo fare a meno, li dismetteremo”. I primi a cui sarà messo mano sono i magazzini in affitto in via Valdipesa e via Tagliaferri, per cui la Regione paga 210 mila euro di affitto ogni anno. Fatta una cernita, sarà tutto trasferito negli archivi di proprietà all’Osmannoro, nella struttura informatica del Tix a Quaracchi e all’Ospedaletto a Pisa, edificio di proprietà della Regione, ora in fase di ristrutturazione, che a metà del 2013 sarà di nuovo disponibile e dove troveranno posto anche parte degli archivi del Genio civile. La biblioteca del Consiglio e della giunta si fonderanno e si trasferiranno invece il prossimo anno a Palazzo Cerretani, risparmiando 329 mila euro spesi oggi per l’affitto in via Ricasoli. Fuori Firenze la minore spesa riguarderà 338 mila euro l’anno per l’archivio del Genio Civile di Pisa, 138 mila per quello di Lucca, 69 mila per quello di Arezzo, 20 mila per alcuni uffici dell’Arsia a Grosseto, 49 mila euro infine che potrebbero essere risparmiati riducendo gli spazi a disposizione nella sede di Roma.
Nuovo palazzo a Novoli o ex Meyer C’è poi la terza fase: quella che riguarda a Firenze la possibile costruzione di un nuovo palazzo a Novoli o la ristrutturazione dell’ex Meyer, di cui dovrebbe però essere acquisita la piena proprietà. Si stima che la costruzione di un nuovo immobile possa costare, ad oggi, 12 milioni, con tempi di realizzazione tra 3 e 4 anni. Altri 10,7 milioni sarebbe la spesa necessaria per ristrutturare il Meyer, dove già oggi lavorano 35 dipendenti dell’Artea e 35 dipendenti regionali. Altri 85 si trovano negli ex ambulatori del Meyer in via Pico della Mirandola.