SCARLINO – “Ci avviciniamo alla fine del 2019 ed è tempo di fare un bilancio, anche dei sei mesi di attività consiliare che mi hanno visto impegnato nei banchi dell’opposizione a rappresentare i 300 cittadini che, per la prima volta nella storia del nostro comune, hanno scelto di votare una lista senza partiti, con il mio nome e il progetto civico del programma di Pensiamo Scarlino”. Lo scrive, in una nota, Roberto Maestrini, consigliere comunale del gruppo Pensiamo Scarlino.
“Dobbiamo però constatare amaramente – continua – che invece di un normale scambio e dibattito politico fra maggioranza e opposizione, nel nostro Comune abbiamo assistito ad un monologo della propaganda di “palazzo”, con tanto di mega ufficio stampa adatto a Comuni ben più grandi del nostro e ad una maggioranza arrogante, insofferente e riluttante a qualunque rilievo da parte delle opposizioni che esistono ed hanno diritto di rappresentanza”.
“Il fastidio del sindaco è sfociato subito i primi di luglio proprio nei miei confronti – prosegue Maestrini -, cercando di reagire all’adeguamento della sua indennità (per altro legittimamente disposto) rispetto a quella diminuita di Marcello Stella e minacciando querela a mezzo stampa, che a tutt’oggi è rimasta in qualche cassetto visto che il sottoscritto non ha ricevuto nessuna comunicazione”.
“Se l’intento era intimidatorio – va avanti il consigliere -, non ha raggiunto l’obiettivo, in quanto le opposizioni hanno continuato la loro opera di stimolo e critica propria del ruolo che ricoprono, sottolineando per esempio la sola politica di annunci e rendering che sta portando avanti questa amministrazione priva di fatti concreti e tesa solamente a screditare chi l’ha preceduta. Fin qui sarebbe la normale prassi, dove l’amministrazione governa e le minoranze si oppongono, ma a Scarlino tutte le critiche e osservazioni al “palazzo” si traducono in minacce di denuncia, come avvenuto nell’ultimo consiglio comunale”.
“Inoltre, i consigli comunali fin qui tenuti – prosegue Maestrini – sono stati spesso carenti di argomentazioni di spessore politico ed amministrativo e riempiti dalle conclusioni del primo cittadino, che vertono sempre sul passato malgoverno e su quanto sia grave la situazione trovata in questi mesi. Non credo che sia un attacco personale alla mia precedente attività da semplice consigliere comunale di maggioranza (dal 2009 al 2014), ma un po’ ci preoccupa la poca “democrazia” che si respira”.
“Le uniche occasioni che un consigliere di opposizione ha in un Comune come il nostro, dove chi vince ha la maggioranza bulgara dei consiglieri e può fare ciò che vuole, è solo quella di far sentire la sua voce in consiglio comunale attraverso interpellanze, interrogazioni o articoli alla stampa locale, come ha fatto di recente l’ex sindaco Stella ed anche il Partito democratico – ancora Maestrini -, ma se anche queste semplici azioni creano fastidio, dobbiamo ricordarci del dinamismo dell’ultima opposizione della quale il sindaco era uno dei massimi esponenti”.
“Concludiamo dicendo che non crediamo che sia sufficiente governare un Comune propagandando la luminaria natalizia, che peraltro è stata conclusa solo pochi giorni fa e quasi esclusivamente coinvolgendo il capoluogo e tralasciando le frazioni – conclude Roberto Maestrini -, ed inaugurando la luminaria invocare che “siamo una sola comunità, invitando tutti a riflettere e lasciar fuori i rancori e le rabbie del passato”, per poi invocare alla prima occasione utile “il supporto e il sostegno della Procura e della Corte dei Conti” nei confronti di chi fa il proprio dovere all’opposizione”.