GROSSETO – “Nell’avvicinarsi del Natale, due momenti significativi per prepararsi ad entrare di più nel mistero di Dio che si fa bambino” informano dalla Diocesi di Grosseto.
Sabato 21 dicembre, il vescovo Rodolfo invita piccoli e grandi alle 15.30 in cattedrale, dove benedirà i bambinelli dei presepi. E’ una consuetudine che si rinnova da cinque anni ed affonda le sue radici in quel primo gesto, compiuto nell’avvento di cinquant’anni fa, dal beato Paolo VI. Fu lui, infatti, durante l’Angelus della terza domenica di avvento a benedire i bambinelli e i presepi.
Un gesto che si rinnova anche a Grosseto “e che non è da riferirsi solo ai bambini – esorta il vescovo Rodolfo – perché il presepe non è solo dei bambini, parla a tutti, nella sua semplicità. E’ Vangelo vivente, come scrive papa Francesco nella bellissima lettera firmata a Greccio il 1 dicembre scorso”.
Sempre sabato, a partire dalle 17.30, la comunità di Roselle, proprio sulla scorta del messaggio che arriva da Greccio, offrirà la sacra rappresentazione del presepe.
L’orario di inizio sarà quello della messa prefestiva perché, come san Francesco fece a Greccio nel Natale del 1223, l’intenzione è quella di celebrare Messa all’aperto, ricostruendo una capanna all’interno della quale sarà svolta la celebrazione eucaristica.
I parrocchiani di Roselle proporranno una drammatizzazione di quello che fu il desiderio di san Francesco – così come narrano le fonti francescane – per organizzare l’evento di Greccio: come si fece aiutare dal nobile Giovanni, suo amico, per allestire dove dire messa.
Il desiderio del santo era quello di vedere con gli occhi della carne ciò che già vedeva con gli occhi del cuore: cioè come il bambino Gesù venne alla luce, al freddo, senza alcuna cosa necessaria a un neonato.
La parrocchia di Roselle cercherà di rievocare tutto questo. Finita la celebrazione, nell’area retrostante i locali parrocchiali, saranno allestiti vari banchetti dove poter degustare qualche cibo e “botteghe” con antichi mestieri.
Tutte le comparse saranno in abito d’epoca.
“Speriamo – dicono i volontari della Parrocchia – che anche questo segno contribuisca a poterci meglio preparare ad accogliere la nascita di Gesù”.