MASSA MARITTIMA – La Casa Circondariale di Massa Marittima ha programmato alcune iniziative per favorire la socializzazione e l’integrazione con il territorio, anche durante il periodo delle festività natalizie, in un’ottica di reinserimento dei detenuti ospiti della struttura.
In particolare, il 13 dicembre la comunità di Nomadelfia ha offerto un’esibizione canora che si è conclusa con un piccolo buffet organizzato dai detenuti; si tratta di un’efficace collaborazione già avviata a settembre che consente di favorire la diffusione di sani valori di solidarietà creando, al contempo, un clima di gioia.
Per il 17 dicembre è prevista la giornata “detenuti e famiglie”: il vescovo, le autorità locali e i volontari condivideranno con i detenuti e le loro famiglie una giornata finalizzata a favorire la cura del legame familiare, spesso messo alla prova dall’esperienza detentiva.
Infine, il 20 dicembre ci sarà la presentazione dei primi prodotti del progetto dell’associazione “Pulmino contadino” che, in virtù di un rapporto di comodato con la direzione del carcere, ha avviato un laboratorio di trasformazione di prodotti agroalimentari, sarà questa quindi la prima occasione per presentare alla cittadinanza il progetto e le attività formative correlate organizzate anche in collaborazione con il Cpia di Follonica.
L’iniziativa sarà aperta ad un limitato gruppo di invitati e di volontari che prestano la loro opera nell’istituto.
“Si auspica vivamente che l’interazione con il territorio – dicono dalla casa circondariale massetana – si rafforzi e si fortifichi sulla scia delle positive collaborazioni avviate, che hanno permesso l’organizzazione di questi eventi che favoriscono il percorso di reinserimento dei detenuti”.
“Il Comune di Massa Marittima da tempo collabora volentieri con la Casa Circondariale per il reinserimento sociale dei detenuti – ha commentato l’assessore ai Servizi sociali Grazia Gucci – perché pensiamo che sia importante rafforzare questo rapporto tra Casa Circondariale e territorio. In particolare stiamo lavorando per un progetto di reinserimento che prevede la presenza di una persona per svolgere lavori di pulizia e cura del verde nel Giardino Norma Parenti. Un’altra persona contiamo di impiegarla nella cura di un orto all’Istituto Falusi. Oltre queste attività è già operativo un percorso nella biblioteca comunale dove una persona svolge, in determinati orari e giorni, una attività di aiuto al personale della biblioteca”.