GROSSETO – “Siamo sorpresi dalla nota inviata da alcune imprese favorevoli allo sviluppo della geotermia in provincia di Grosseto perché Cna è sempre stata presente sul tema, cercando di salvaguardare gli interessi delle diverse imprese associate”.
Commenta così Maurizio Pellegrini, responsabile zona Amiata di Cna Grosseto, le dichiarazioni rilasciate da alcune imprese amiatine a proposito del decreto ministeriale Fer2. “Dobbiamo tenere conto – aggiunge Pellegrini – che le imprese che rappresentiamo hanno visioni spesso diametralmente opposte sulla questione: da un lato quello favorevoli allo sviluppo geotermico, coinvolte nella realizzazione degli impianti, dall’altro quelle che temono che impianti di nuova realizzazione possano contrastare e danneggiare i modelli di sviluppo”.
“Cna è stata una delle poche associazioni di categoria presenti alla manifestazione del 23 dicembre scorso e, proprio in quel caso, affermammo pubblicamente che i nuovi impianti devono essere realizzati coinvolgendo l’intero territorio e senza imposizioni dall’alto. “E’ sicuramente necessario – prosegue Pellegrini – favorire la transizione verso forme di produzione di energia diverse dai combustibili fossili, cosa che il decreto Fer2 certamente farebbe, ma occorre molta attenzione su collocazione degli impianti, ritorni economici, sviluppo di usi plurimi e innovativi, garanzie sanitarie e ambientali, sostenibilità, facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili. E il ruolo di garante in questo lo rappresentano le istituzioni, come dimostrano due recenti episodi: quello della centrale a ridosso delle Vigne a Santa Fiora, alla quale si è opposto anche il Comune, che evidentemente non è sfavorevole alla geotermia, e quello della centrale di Montenero d’Orcia che potrebbe compromettere un modello di sviluppo basato sull’agricoltura di qualità, messo in piedi faticosamente nel corso degli anni”.
“Infine ricordiamo che Cna – conclude Pellegrini – è sempre a disposizione degli associati e delle istituzioni che ci vorranno coinvolgere nel dibattito, dal quale, crediamo, non possa essere esentata Enel, anche per le attività di manutenzione degli impianti esistenti, che è chiamata a dare opportunità alle imprese del territorio più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi”.