FOLLONICA – “Il Comune di Follonica ha messo in atto tutti i controlli previsti dall’accordo procedimentale del 2013 con la società cooperativa proprietaria del campeggio Il Veliero?”. Lo domanda al sindaco di Follonica Andrea Benini il capogruppo della Lega in consiglio comunale Roberto Azzi. “Per essere certi che, come denunciato nel passato dall’ex sindaco Eleonora Baldi, non si registrasse, nuovamente, un abuso illegittimo di strutture nate sotto forma di cooperative”.
Azzi nell’interrogazione depositata in Comune ricorda, come, “a fronte di alcune irregolarità riscontrate la Cooperativa che gestisce il campeggio Il Veliero aveva accettato, nel 2013, dopo lunga battaglia legale, il rispetto di alcune condizioni, con l’amministrazione che è tenuta a controllare che le stesse irregolarità non vengano ripetute”. Da qui le domande del capogruppo al primo cittadino. “Nell’interrogazione – spiega Azzi – si chiede innanzitutto quali controlli sono stati fatti sulla struttura dal 2013 ad oggi e attraverso quali organismi, se, ad esempio, si sia utilizzata la Polizia municipale. Si chiede poi quali strumenti dovesse fornire la Cooperativa per dimostrare il rispetto dell’accordo procedimentale e quali sono stati forniti. Se l’accordo sia stato rispettato in tutti i suoi vincoli, compresi quelli di professionalità degli organismi di direzione della struttura, sistemi trasparenti di prenotazione e sistemi per evitare eventuali irregolarità”.
Azzi però non si ferma qui e chiede, sempre per il Campeggio il Veliero “Anche delle delucidazioni sul debito Tarsu-Tares accumulato nel passato. Il debito visibile dai bilanci della cooperativa stessa ammonta a circa 500mila euro, di cui solo una parte, già richiesti dal Comune, e su cui pende una causa. Ci risulterebbe, invece, che negli ultimi tre anni la cui riscossione non sarebbe stata effettuata, ne risultano azioni concrete di richiesta coattiva dall’amministrazione. Mi domando se ciò corrisponda a verità. Anche sulla depurazione di una struttura di questo genere, i cui scarichi, superando le 200 unità equivalenti, Il Veliero ha una capacità contemporanea di circa 1600 presenze, non sono “normali” reflui domestici, bensì assimilati a quelli industriali/produttivi, ci domandiamo se la Cooperativa si sia dotata di un proprio depuratore e se l’amministrazione abbia controllato che ciò sia avvenuto, dato che, l’assenza di questo obbligatorio impianto privato graverebbe sulla depurazione cittadina, già oberata da problemi annosi.”
Roberto Azzi, precisa, che la sua interrogazione “non vuole puntare il dito contro la cooperativa, ma semplicemente verificare il rispetto dell’accordo procedimentale e, soprattutto, se l’amministrazione abbia operato come previsto, nel controllo e nella gestione di problematiche importanti. Il Veliero è una struttura importante per il nostro territorio e il ripetersi di situazione già viste in passato, aggravate da altre, porterebbe solo nuovi problemi in un città che ha bisogno di crescita e sviluppo”.