GROSSETO – Ex studenti, ex insegnanti, presidi di ieri e di oggi. Sono tanti gli ex che sono rimasti legati all’istituto agrario ora Leopoldo II di Lorena, che festeggia gli 80 anni. La nascita il 16 ottobre 1938 a Follonica, come «Regio istituto tecnico Arnaldo Mussolini» ricorda l’ex preside Alfonso De Pietro che per caso, qualche anno fa, ritrovò in un cassetto il primo labaro della scuola, in cui ancora si leggeva l’antico nome. Nel 1940 la scuola fu spostata a Grosseto «nel podere Risi, che si trova che si trova alla cittadella, di fronte al Rosmini, poi quelle terre servirono per costruire le altre scuola, all’agrario furono dati terreni a Macchiascandona».
I ricordi si susseguono, c’è quella della consigliera provinciale Olga Ciaramella, che ricorda di essere stata chiamata «dall’allora preside Sartori, a soli 21 anni a insegnare merceologia per sostituire un’insegnate in maternità». O ancora l’ex provveditore, Alfonso Greco che sottolinea come il suo «cuore è legato a questa scuola». La professoressa Gabriella Papponi Morelli che ricorda «ci ha insegnato mio padre e ci si è diplomato mio fratello. Da istituto agrario questa scuola si è poi trasformata, raccogliendo tutta la forza migliore della nostra terra, dal chicco di grano al piatto di pasta che si mangia. De Pietro ha dato un impulso particolarissimo. E come Fondazione polo universitario vogliamo implementare la collaborazione pensando a lauree scientifiche».
La preside Cinzia Machetti ha poi consegnato una targa alla famiglia di Maria Carmen Fratangeli, scomparsa 40 anni fa, e che è stata, nel 1968, la prima donna a diplomarsi all’agrario. La targa è stata consegnata nelle mani del fratello Paolo e della figlia Silvia, tra la commozione di tutti. Il fratello Paolo, che frequentava anche lui la stessa scuola, ha poi raccontato un aneddoto di quando si trovava in seconda superiore «Mio padre era custode della scuola media, che stava al piano di sotto, noi vivevamo nella casa del custode. Una mattina, invece di andare a scuola andai al bar Majese. Il custode delle superiori, Alpi, che ci contava quando entravamo, si accorse che non c’ero, e andò da mio padre per chiedere se stessi male. Dopo poco mi vidi arrivare al bar, dove stavo giocando al biliardo, mio padre con il preside Antonio Canonaco che venivano a prendermi».
E un aneddoto simile è raccontato anche nella pubblicazione sugli 80 anni della scuola scritta per l’occasione, ma questa volta il protagonista è colui che ne è stato preside per anni, proprio Alfonso De Pietro che nel 1975 si è diplomato a quella stessa scuola. Il preside Canonaco scrisse al padre di De Pietro, Prospero che il figlio «era mancato abusivamente alle lezioni senza la necessaria giustificazione» e che non era neppure la prima volta.
La preside Cinzia Machetti ha poi annunciato che ci saranno tante novità, di cui parlerà nei prossimi mesi, proprio per potenziare la scuola. E infine De Pietro ha ricordato il ruolo della Fondazione Lorena, che affiancherà la scuola per aiurtarla e sostenerla. I festeggiamenti per gli 80 anni dell’istituto andranno avanti sino a domani e si concluderanno con un pranzo celebrativo nella sala ricevimenti della scuola.