PORTO ERCOLE – Sabato 23 novembre dalle 14:30 alle 16:30, nella parrocchia delle scuole in via della Sughera a Porto Ercole (Monte Argentario) si terrà una lezione teorico/pratica per acquisire nozioni basilari su come comportarsi in caso di aggressione. La lezione è indirizzata a tutte le donne dagli 11 anni in su. Questo progetto è frutto dell’analisi di casistiche reali e dell’esperienza sul campo di medici, psicologi, centri di accoglienza, collaboratori di penitenziari, Polizia, criminologi e di testimonianze dirette di chi ha subito violenze.
Il corso vuole insegnare come comportarsi di fronte ad un pericolo imminente o un’aggressione, a pianificare le vie di fuga, a stemperare sul nascere le discussioni verbali e non farle degenerare in colluttazioni, alcune nozioni giuridiche, nonché alcune tecniche selezionate per difendersi, sempre nel rispetto della legge.
Ecco gli argomenti trattati: la legge e la violenza sulle donne, psicologia da attuare in situazioni pericolose, tattiche e prevenzione dell’aggressione, maltrattamenti tra le mura di casa e sul lavoro, scopo finale ed obiettivo, punti sensibili e punti vitali, comportamento (verbale, atteggiamenti, camminata, sguardi, posizioni,ecc.), controllo di situazioni complicate, vie di fuga, uso di oggetti comuni a disposizione per autodifesa, difesa da strangolamenti (corde, cinte, mani,ecc.), difesa da minacce di coltelli, difesa da pugni, schiaffi, calci, tirate di capelli, difesa da attacchi di bastoni, bottiglie o altro, e difesa da situazioni al suolo (stupri, aggressioni, ecc.).
“Sarà uno stage indirizzato a tutte quelle donne che voglio dire basta – spiegano gli organizzatori -. Basta alla paura di uscire di casa con il timore di essere aggredita da un maniaco o da uno scippatore. Donne che, in alcuni casi, hanno paura di stare in casa da sole, tra le proprie mura domestiche, perché spesso gli abusi, le violenze, si celano proprio all’interno di quelle mura che dovrebbero essere il nostro nido di serenità, la nostra roccaforte. Sarà proprio in questo stage che si potranno finalmente affrontare argomentazioni riguardanti i rischi per le donne sia per strada, sui mezzi pubblici, alle stazioni (metrò, treni, bus, ecc.). Sarà uno stage su come affrontare e reagire in determinate situazioni di pericolo, non sola dal punto di vista di reazione fisica, ma anche di atteggiamento psicologico, perché per strada ed in famiglia, non è tanto la forza fisica che salva la vita, ma l’impatto psicologico con cui si riesce ad affrontare una situazione di pericolo, ad evitare una situazione negativa e controllare lo stress. Questo stage è rivolto proprio a quelle donne che sono le più deboli, le più insicure, le più vulnerabili fisicamente, nella vita e per la strada, che potranno così capire come, in queste situazioni, la soluzione non stia nella forza fisica. Infatti, come nella vita di tutti giorni, è l’atteggiamento con cui si affrontano i problemi che fa la differenza: reagire non significa necessariamente tirare un pugno. Non sarà il solito stage di autodifesa che ti fornisce un campionario assurdo di tecniche infallibili per stendere un malintenzionato con colpi proibiti di karate, jujitsu, judo, promettendo false illusioni di invincibilità come spesso accade in molti stage fittizi e poco realistici. Questo sarà uno stage veritiero basato sull’esperienza diretta”.