GROSSETO – “In merito a quanto accaduto nei giorni scorsi relativamente alla piena del Fiume Ombrone, cogliamo l’occasione per ringraziare tutta la Protezione civile, l’amministrazione comunale e il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna per avere gestito questo allarme secondo i protocolli esistenti in materia”. Lo scrive, in una nota, Maurizio Zaccherotti, presidente dell’associazione Terramare e vicepresidente Uisp Grosseto.
“La situazione verificatasi nei giorni scorsi – continua – non era di certo facile da gestire, e le scelte in questo campo devono essere prese con responsabilità così come è stato fatto. Potrà essere sembrato scomodo alle persone allontanarsi dalle case, ma non poteva essere fatto in altro modo. Sono situazioni dove è difficile prevedere al dettaglio quando arriverà la piena e con quale intensità. Possono verificarsi vari scenari, dai più banali ai più tragici. Vale perciò il principio di precauzione e, visto i recenti casi accaduti in Italia, è sicuramente comprensibile e giusta la scelta del sindaco nel dare il via questo pomeriggio al piano di evacuazione”.
“Detto questo – prosegue Zaccherotti -, crediamo altresì che queste situazioni debbano aprire quanto meno una discussione sulla gestione del fiume. In particolare sul Contratto di fiume per la valorizzazione e messa in sicurezza dell’Ombrone. Di fronte alle sempre più forti e costanti situazioni critiche a carico del territorio per effetto dei cambiamenti climatici e della inevitabile urbanizzazione, si rende necessario organizzare e pianificare un protocollo di evacuazione specifico per Grosseto come accade, ad esempio, negli Stati Uniti, dove da tempo le istituzioni, assieme alle associazioni, lavorano per la prevenzione e la sensibilizzazione verso la popolazione. In California esistono piani di evacuazione per terremoti e tsunami ormai codificati da tempo, che periodicamente vengono aggiornati con la popolazione. Nei piani sono indicate strade sicure da seguire, con relativa cartellonistica, comportamenti da seguire in caso di allagamento, di persona in difficoltà e/o ferita, e tante altre importanti cose che adesso non è necessario elencare in questa sede”.
“Crediamo che Grosseto debba attuare quanto prima un piano del genere avviando dei veri e propri percorsi formativi della cittadinanza e che prosegua nel suo intento di rendere i cittadini di Grosseto sempre più responsabili e coscienti delle potenzialità del fiume nonchè delle pericolosità, col fine ultimo di educare il popolo ad una sicura fruizione dello stesso. Come associazione Terramare e Uisp – conclude Maurizio Zaccherotti – ci mettiamo a disposizione per poter, un giorno, collaborare alla strutturazione di queste importanti azioni di sensibilizzazione e formazione del pubblico”.