GROSSETO – “Oggi, lunedì 28 ottobre, Poste Italiane ha organizzato un mega convegno a Roma invitando i piccoli comuni. L’intento sarebbe di presentare ai rappresentanti delle aree più fragili ed interne la nuova organizzazione di Poste Italiane”. Inizia così un intervento di Giacomo Termine, segretario provinciale del Pd.
“In pratica è un cercare di crearsi un’immagine positiva dopo i feroci tagli agli uffici postali e alla sciagurata attivazione del servizio di consegna a giorni alterni – scrive – Forse i grandi e autorevoli dirigenti di Poste non se ne sono accorti, ma l’azienda non è in grado di consegnare la posta. Le bollette continuano ad arrivare scadute e nelle zone della campagna addirittura viene consegnata una volta al mese quando va bene ed a chi è fortunato”.
“Dopo le proteste dei sindaci e dei cittadini per l’avvio del servizio a giorni alterni i postini a “singhiozzo” ormai sono una realtà, come reale è il programmato taglio al servizio fatto da questa azienda che riesce a mettere in forte difficoltà anche gli stessi dipendenti – insiste il segretario del Pd – L’anno scorso in occasione della convention Poste Italiane aveva presentato il piano di sviluppo dei servizi per i centri fino a 5 mila abitanti. Quest’anno quale grande annuncio ci dobbiamo aspettare? Al territorio credo basterebbe poco. Abbiamo bisogno del postino “amico”, quello che quotidianamente o almeno a distanza di qualche giorno, ti consegnava lettere, bollette e giornali”.
“Il mio consiglio a Poste Italiane, nel tempo della telematica – conclude – è di spendere meno o nulla in mega convention e di più in persone, uffici postali, per presidiare. Per le comunicazioni ai sindaci è sufficiente una mail oppure una lettera, purché arrivi in tempo”.