GROSSETO – “Da un lato c’è la soddisfazione di sapere che in molti hanno compreso i motivi che stanno alla base dell’organizzazione dello svolgimento delle ore di attività fisica nelle scuole Galieli e Da Vinci, tanto che qualcuno si è dimesso dal comitato spontaneo per non perseverare in una protesta ormai superata. Dall’altro lato però, a un mese dalla spiegazione data dal Comune dopo l’incontro con le dirigenti scolastiche al comitato dei genitori, ci troviamo nuovamente costretti ad intervenire, ribadendo gli stessi concetti già espressi e documentati in precedenza: c’è infatti qualcuno, sempre nel comitato, che continua a fomentare la polemica, e ci chiediamo per quale motivo”. A parlare, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Pubblica istruzione Chiara Veltroni.
“Questo – continuano – nonostante ci sia stato anche un incontro diretto con i rappresentanti dei genitori, dove l’amministrazione comunale ha cercato di ribadire i motivi per cui le palestre della Galieli siano condivise con la scuola Da Vinci (che non ha una palestra) per lo svolgimento delle ore di educazione fisica curriculari, senza negare, ovviamente, lo svolgimento delle ore curriculari della Galieli stessa all’interno degli spazi. Ad essere svolte fuori dalla struttura sono invece le ore di potenziamento, quindi ore in più legate a uno specifico progetto, delle classi della Galilei per cui l’amministrazione comunale ha previsto lo spostamento degli alunni al Palazzetto dello sport di piazza Azzurri d’Italia, una struttura che tra l’altro dà la possibilità ai ragazzi di allenarsi in un ambiente di riferimento per il mondo dello sport grossetano”.
“Sulla questione dell’organizzazione e suddivisione delle ore disponibili nelle palestre della scuola secondaria di primo grado Galileo Galilei – proseguono Vivarelli Colonna e Veltroni -, si è recentemente tenuto un incontro tra il Comune, nella persona dell’assessore ai Servizi educativi Chiara Veltroni, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Grosseto 6, Marianna De Carli, e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Grosseto 1, Maria Cristina Alocci. Ne era seguita una comunicazione ufficiale del Comune al comitato e, visto il persistere delle polemiche, si è tenuto anche un altro incontro. In tutte le occasioni è stata confermata l’applicabilità della disposizione con la quale la precedente amministrazione del Comune di Grosseto, nel 2014, aveva assegnato in via definitiva una delle due palestre della Galilei alla scuola media Da Vinci, che non può contare su una struttura idonea alla pratica delle attività sportive scolastiche. E’ evidente che non possiamo revocare una disposizione dirigenziale del 2014″.
“Abbiamo inoltre ribadito che tutti hanno oggi la possibilità di svolgere le loro ore di attività fisica, tra l’altro sia quelle curriculari (da svolgere in ambienti adibiti ed attrezzati per le attività scolastiche) che quelle di potenziamento, per le quali è stata individuata una soluzione alternativa. Gli spostamenti ci sono per entrambe le scuole, è vero, ma tutti possono svolgere le attività curriculari in palestre scolastiche, mentre quelle di potenziamento della Galieli (chieste dalla precedente dirigenza scolastica nonostante fosse a conoscenza delle difficoltà di gestione degli spazi) in un palazzetto sportivo – concludono i due -. Le polemiche, purtroppo, non fanno bene a nessuno”.