MASSA MARITTIMA – «La situazione drammatica in cui versa l’ospedale Sant’Andrea è la punta dell’iceberg di una politica sanitaria regionale e provinciale, tutta a guida Pd da sempre, una “non politica” direi» ha affermato il gruppo consiliare della Lega di Massa Marittima in Consiglio comunale.
I due consiglieri comunali, Loredana Bussola e Daniele Brogi, intervengono nella polemica che in queste settimane investe le Colline metallifere e che promette nuovi sviluppi. «La drastica riduzione dei posti letto, la riduzione di medici, tecnici e infermieri, l’aumento, certificato dalla stessa Asl, della richiesta di intra moenia e, per finire, l’aumento di persone che non si curano più adeguatamente, testimoniano il fallimento di una non politica che ha pensato più ad autoalimentarsi che a fornire servizi ai cittadini. I più colpiti sono le persone più deboli socialmente ed i territori periferici, creando di fatto cittadini di serie A e serie B».
«Quanto è accaduto in passato e quanto sta accadendo oggi nel nostro territorio, è il risultato di un appiattimento scellerato dei nostri amministratori propedeutico ad una volontà politica regionale tutta fine a se stessa ed ai propri interessi. Se vogliamo affrontare i problemi che affliggono il nostro ospedale e i nostri servizi territoriali non possiamo prescindere da questo e cioè, dal fatto che questo territorio ha già pagato caro il prezzo in termini di tagli e ridimensionamenti, tagli che hanno riguardato servizi sanitari ma, non numero e stipendi di dirigenti che, anzi, sono proliferati. Si cominci a tagliare li, si riprenda ad investire sul capitale umano senza il quale ogni ammodernamento strutturale non ha senso. Noi come Lega – concludono Bussola e Brogi -, vogliamo essere dalla parte dei cittadini massetani e per esserlo fino in fondo siamo determinati a portare le nostre istanze in seno al Consiglio regionale».