FOLLONICA – “Come si può parlare di civiltà se per i gatti randagi, quelli che vivono in libertà sul territorio comunale non esiste alcuna tutela da parte delle istituzioni?”. A chiederselo è la Lega di Follonica.
“La legge italiana – insiste la Lega – tutela le colonie feline intese come insieme di due o più gatti che vivono in una zona pubblica. Rispettare i gatti non è un gesto soltanto d’amore, ma un obbligo in quanto cittadini italiani. Oltre le colonie feline strutturate oramai da anni e curate giornalmente dalle volontarie con il solo aiuto dell’Enpa, per i gatti randagi presenti nel nostro territorio e nonostante l’interessamento dei volontari stessi, da parte dell’amministrazione comunale si riceve poco interesse in termini di sterilizzazioni e cure per evitare il proliferare felino. Riteniamo come riferito dalle volontarie stesse che la città del golfo soffre di una emergenza ormai insostenibile con il solo loro impegno, nonostante sia stato evidenziato al aindaco e all’assessore competente l’esigenza di individuare apposito ricovero di questi animali e dell’intervento costante da parte della Asl riguardo la loro sterilizzazione”.
“Per i gatti incustoditi e i cuccioli abbandonati al proprio destino – insiste il Carroccio – non esiste un protocollo né un accordo proprio con la Asl al fine di evitare una epidemia o mortalità dei poveri animali figli di un’ indifferenza che sembra patologica. Al secondo mandato di una amministrazione comunale che nel passato ha deluso le aspettative di chi si e battuto da anni per i diritti sacrosanti degli animali chiediamo a gran voce insieme all’Enpa territoriale a Mara Righetti e agli altri volontari, l’attuazione di un gattile comunale e non accomodamenti di comodo provvisori e senza regole. La sua realizzazione, che risolverebbe la problematica del randagismo anche per i comuni limitrofi, è a nostro avviso fattibile accanto all’attuale canile comprensoriale con caratteristiche igienico sanitarie garantite. La questione, non è solo un problema da gattari o dei volontari: oltre al dilemma etico, meno scontato di quanto possa sembrare, ha implicazioni sulla salute pubblica. Ricordiamo che esiste un piano regionale annuale finanzia interventi di potenziamento, nuova costruzione ed adeguamento dei canili e dei gattili”.
“Nell’immediato riteniamo che il Comune debba procedere – conclude la Lega – in accordo con il servizio veterinario della ASL, a strutturare sterilizzazioni, ad effettuare sui gatti randagi e a monitorare la quantità di gatti e prevenirne l’eccessivo proliferare. Come Lega riteniamo inoltre urgente che l’Amministrazione Comunale conceda ai Volontari e all’Enpa che operano quotidianamente nella città un locale da adibire a ricovero gatti e cuccioli abbandonati”.