MONTORSAIO – Una grande grotta con strumenti da taglio e incisione e ossa di animali di specie differenti. Non solo un’abitazione dunque, ma una sorta di “macelleria” preistorica del Paleolitico medio. Il sito, in località Aia del Castellare, è stato rinvenuto nei boschi di Montorsaio, vicino Campagnatico. Gli scavi, eseguiti con metodo stratigrafico hanno permesso il rinvenimento di una grande grotta al cui interno sono stati rinvenuti numerosi strumenti in pietra scheggiati appositamente per renderli taglienti (nella foto punte in selce. Fonte: Rio Altana, strumenti in selce. Immagine estratta da “Archeologia preistorica e protostorica in Sardegna” R. Sirigu 2009), oltre a molti e differenti frammenti di ossa.
Secondo le analisi sarebbero presenti resti di animali come il cavallo, lo stambecco, il cervo, l’uro (l’antico bue) e il rinoceronte. Gli studiosi ritengono che nella grotta venissero concentrati gli animali uccisi per sezionarli e nutrirsi della carne o per frantumare le ossa e cibarsi del midollo. Gli studi comparativi hanno per il momento fatto risalire tale frequentazione a circa 170.000 anni fa, con un ambiente e un clima molto diverso da quello di oggi. Il sito di Montorsaio venne segnalato per la prima volta negli anni ’60 ma solo dopo tanti anni di oblio gli archeologi hanno potuto scavare e scoprire reperti importantissimi.