CAPALBIO – Il Premio internazionale Capalbio piazza Magenta, giunto all’ottava edizione, quest’anno si svolgerà in due appuntamenti, il 30 e il 31 agosto. La prima serata sarà intitolata “Capalbio green” e sarà dedicata a sottolineare il legame tra Capalbio e la speciale tutela dell’ambiente, la cura del territorio e della tradizione enogastronomica maremmana.
Stefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, membro fondatore dell’International society for plant signaling & behavior, terrà una lectio magistralis sul tema piante e difesa dell’ambiente, venerdì 30 agosto alle 18,30, alla Fondazione La Ferriera in località Pescia Fiorentina (Capalbio). Mancuso ha curato il padiglione della Nazione delle piante all’interno della XXII esposizione internazionale della triennale di Milano ed è stato inserito dal “New Yorker” nella classifica dei “world changers”, delle personalità che stanno cambiando il mondo. Riceverà il premio internazionale Capalbio piazza Magenta per il libro “La nazione delle piante”.
Sempre nell’ambito della difesa della natura il premio internazionale Capalbio piazza Magenta sarà assegnato a Umberto Montano, uno dei massimi esperti italiani di ecogastronomia, per i suoi studi sulla cultura delle tradizioni agroalimentari, che hanno trovato espressione nel progetto del Mercato Centrale realizzato a Firenze, Roma, Torino e in fase di realizzazione a Milano.
Un altro premio andrà a Valeria Termini, professore ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università Roma Tre, per la documentata ricerca sul futuro delle energie rinnovabili (“Il mondo rinnovabile”).
Il Premio Europa sarà conferito a Nicola Lupo e Andrea Manzella, autori del libro “Il parlamento europeo. Una introduzione”. A 40 anni dallo storico momento della prima elezione diretta del Parlamento europeo, Manzella, noto politico, opinionista e professore di diritto Costituzionale, e Lupo, docente al Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli, sviluppano un’importante analisi sullo stato di salute delle istituzioni del vecchio continente.
Sabato 31 agosto, alle ore 18 in Piazza Magenta a Capalbio, saranno assegnati i seguenti premi e la serata sarà condotta da Eleonora Daniele:
Premio romanzo storico a Giovanni Grasso, giornalista, scrittore, consigliere per la stampa e comunicazione e direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica per “Il caso Kaufmann”, una storia d’amore e di discriminazione razziale nella Germania degli anni Trenta;
Premio economia “Filippo Caracciolo” a Ferruccio de Bortoli, giornalista, direttore per due volte del Corriere della Sera e de Il Sole 24ore, per il saggio “Ci salveremo. Appunti per una riscossa civica”. Si tratta di un libro che guarda al presente e al futuro dell’Italia, paese che ha un grande capitale sociale, un volontariato diffuso e tantissime eccellenze, e che rischia di precipitare in una nuova crisi finanziaria, nel baratro della recessione;
Premio saggistica storica a Filippo Ceccarelli, scrittore e noto giornalista, che ha dato vita a uno sterminato archivio di raccolta data di politica italiana, per il saggio “Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua”. Ceccarelli sviluppa una raffinata e dotta analisi del mutamento politico da De Gasperi a Salvini;
Premio critica letteraria ad Alberto Asor Rosa, critico letterario, scrittore, direttore della “Storia della Letteratura italiana” per il saggio dedicato a “Machiavelli e l’Italia”, mirabile investigazione sul Segretario fiorentino ricca di echi sul nostro presente;
Premio Letteratura a Benedetta Cibrario per “Il rumore del mondo”. Seconda classificata alla finalissima del premio Strega 2019, la scrittrice attraverso la storia di un amore infelice con suggestivo linguaggio letterario ricostruisce le tappe del nostro Risorgimento e della vita di una giovane donna interessata al progresso e al cambiamento;
Premio saggistica politica a Linda Lanzillotta che tra i suoi incarichi politici ha ricoperto anche quello di Vicepresidente del Senato, per “Il paese delle mezze riforme”. La saggista analizza le vicende del Paese dei cambiamenti, mai del tutto compiuti. Un libro dal lessico non prudente, ricco di provocazioni e commenti;
Premio per il giornalismo e per lo spettacolo ad Alberto Matano autore di “Innocenti. Vite segnate dall’ingiustizia. Il famoso conduttore e giornalista riflette su come in Italia la giustizia sia lenta e imprecisa attraverso 12 storie di persone che, senza alcuna colpa, hanno scontato anni di galera. E che, anche se alla fine sono risultati innocenti, hanno avuto le loro esistenze devastate dalla galera;
Premio del territorio per la Letteratura a Dianora Tinti, giornalista e scrittrice, per “Vite sbeccate”, un romanzo introspettivo che descrive con passione anche la vita a Monte Argentario, un territorio e un ambiente assolutamente da difendere;
Premio del territorio per il Giornalismo a Clelia Pettini, per l’attività di raccolta di testimonianze di migranti e di operatori che lavorano nel campo dell’ accoglienza in Toscana ed autrice del libro inchiesta “Anime sospese”.
La giuria del Premio Internazionale Capalbio piazza Magenta è composta da Nicola Caracciolo (presidente), Settimio Bianciardi (sindaco di Capalbio), Mirella Serri (presidente dell’associazione piazza Magenta), Giacomo Marramao, Furio Colombo, Giancarlo Bosetti, Marisa Garito, Giuppi Pietromarchi, Marco Calamai, Carlo Gallucci, Alessandro Orlandi e Maria Concetta Monaci.