GROSSETO – «I predecessori di Antonio D’Urso, attuale direttore generale della Asl Toscana Sud Est, hanno, nel tempo, sfasciato la sanità Grossetana (e non solo) tagliando posti di lavoro e chiudendo servizi relegando la Maremma a fanalino di coda della sanità Toscana, e gli hanno lasciato in mano un cerino acceso che adesso gli sta bruciando tra le dita» afferma la segreteria territoriale Nursing Up Grosseto.
«E per quanto si sforzi a cercare con toni pacati e rassicuranti di raccontare che tutto funziona bene e che non ci sono problemi, diventa sempre più difficile credere a ciò che dice, talmente palesi e lampanti sono le tante “false verità” che sta raccontando perché nei contenuti c’è una continua e sistematica omissione di dettagli che di fatto stravolgono il significato e la veridicità delle affermazioni fatte. Si parla sempre in toni vaghi e mai precisi e puntuali. Non ultima la sua risposta ieri diffusa dai mezzi d’informazione locali».
«Se il 31 agosto cessano il servizio oltre 200 interinali, per affermare che non ci saranno disagi e non ci sarà “nessun taglio” bisogna garantire che al primo settembre altrettanti lavoratori verranno assunti e andranno a coprire i turni scoperti – prosegue Nursing up -. Invece D’Urso parla di 105 unità di personale assistenziale assunte a fronte delle oltre 200 unità mancanti, quindi esattamente il 50% in meno. E che entreranno non dal primo settembre ma entro la fine di settembre, che poi sarà ottobre o probabilmente anche novembre e oltre, come ormai ci ha abituato da anni l’Azienda. E mentre quelli pian piano entreranno, tra pensionamenti, mobilità in uscita, gravidanze e malattie lunghe, altrettanti e forse più saranno già andati via, e il conto sarà sempre in netta perdita e la sanità sempre più in crisi».
«Ci tolga una curiosità D’urso: già qualche mese fa, con delibera n° 623 del 24/05/2019, lei dichiarava un “totale di 330 unità carenti” solo per quanto riguardava il dipartimento infermieristico e ostetrico. La scelta successiva di assumere personale interinale per fronteggiare la criticità estiva, concordata con le OO.SS., fu dettata dal fatto che non vi erano praticamente più graduatorie attive da cui attingere per arruolare infermieri ed OSS. Ad oggi i nuovi ingressi a tempo indeterminato e determinato sono infatti risultati irrisori a fronte delle pur numerose delibere di assunzione firmate. Adesso cosa è successo di così miracoloso per cui in pochi giorni si riuscirà ad assumere oltre 100 unità? O come è logico pensare sono solo le solite promesse a cui seguirà un ritardo nelle assunzioni, così da risparmiare risorse ancora una volta sulla pelle dei lavoratori e dell’utenza?».
«Una cosa è certa e la ribadiamo con fermezza: se per non lasciare i turni scoperti si deciderà di “programmare” turni in straordinario per i dipendenti, sappia l’Azienda che qualora ciò avvenisse procederemo senza alcun indugio ad attivare il nostro studio legale e denunceremo al Giudice del Lavoro tale comportamento contrattualmente illegittimo. Dove i turni di lavoro dovessero rimanere scoperti e non si garantissero pertanto i minimi assistenziali o comunque si manifestassero situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza dell’utenza e la professionalità dei lavoratori, provvederemo immediatamente a inoltrare un esposto circostanziato alla Procura della Repubblica. Un’ultima chiosa sulla tabella assunzioni prodotta dall’Azienda: è certo che in estate, per coprire le ferie estive del personale, vengono assunti più infermieri. Lo stesso direttore generale parla di almeno 300. Se ad agosto, rispetto a gennaio, sono solo 188 in più vuol dire che ne mancavano più di 100 ad agosto, e a settembre ci sarà l’ulteriore taglio del 50%» conclude il sindacato degli infermieri.