GROSSETO – La plastica è un nemico riconosciuto dell’ambiente. Ma quanti sono i cittadini che ne hanno veramente preso coscienza? Questa mattina abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un nostro lettore, abituale frequentatore della spiaggia di Marina di Grosseto, che ha voluto lanciare l’allarme.
“Ci tengo a segnalare alla redazione de Il Giunco – ha spiegato – che dopo tanti anni ho avuto modo di fare belle passeggiate mattutine da Marina di Grosseto a Principina notando purtroppo tanti piccoli rifiuti. Passeggiando ho cominciato a raccoglierli per poi gettarli negli appositi contenitori. Ho raccolto soprattutto plastica (foto): bottiglie, tappini, pezzi di giocattoli, filo da pesca, guanti, lattine e tantissimi mozziconi di sigarette. Ho cominciato ogni mattina a raccoglierli e gettarli nei cestini, chiedendomi come mai alcune persone non abbiano assolutamente cura del nostro ambiente. Vi ho scritto per fare una considerazione e lanciare una proposta: perché durante le passeggiate in spiaggia non proviamo a raccogliere rifiuti invece di raccogliere conchiglie? Sono sicuro che il beneficio sarebbe per tutti morale, oltre che fisico”.
Il re indiscusso dei rifiuti marini rimane ancora oggi la plastica. Greenpeace ha stimato che di tutta la plastica gettata in mare soltanto l’1% finisce sulla superficie dell’acqua e il 5% in spiaggia, e quindi facilmente recuperabili, mentre il 94% si perde nei fondali marini con gravi danni per l’ecosistema e gli animali che lo abitano. Basti poi pensare ai lunghissimi tempi di degradazione dei rifiuti: se, ad esempio, un torsolo di mela ci mette in media sei mesi per degradarsi una lattina di alluminio lasciata in spiaggia ci mette dai 10 ai 100 anni. Peggio per un sacchetto di plastica, che impiega dai 100 ai 1000 anni per scomparire, o ancora per una bottiglia di vetro che può resistere anche 4000 anni. Dati estremamente preoccupanti che necessitano di una maggiore coscienza ambientale e, soprattutto, di una presa di posizione da parte dei cittadini.