GROSSETO – Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, prende la parola nel botta e risposta tra sindaco e Asl sulla situazione degli infermieri in Maremma.
“Prendiamo atto della situazione degli infermieri del Misericordia – scrive Marrini – Più volte Forza Italia ha affrontato il problema della mancanza di infermieri non solo nel Pronto Soccorso, ma in tutto il Misericordia, in particolare nell’area medica. È importante prima di ogni commento o suggerimento, sottolineare l’enorme valore sociale ed etico insito nel lavoro svolto quotidianamente e con abnegazione da tutti gli operatori del pronto soccorso, senza distinzione di ruolo”.
“Sarebbe altresì gradito da parte nostra complimentarci anche con chi hai il ruolo istituzionale di fornire loro le risorse logistiche, umane e strumentali, per poter lavorare serenamente – spiega – Ci riferiamo in particolare al dottor Baragatti, responsabile del dipartimento professioni infermieristiche e ostetriche. La nostra impressione però è che il dipartimento in oggetto non sia così attento alle necessità di chi quotidianamente “lavora in prima linea”, necessità che frequentemente, se non addirittura nell’arco della stessa giornata possono variare. La capacità di risposta del dipartimento invece utilizza tempi di risposta biblici, nascondendosi dietro apparecchiature burocratiche ingessate che ricordano la metodologia operativa dell’ex Unione Sovietica e di Cuba degli anni 50, modelli operativi peraltro abbandonati dalle stesse società che li hanno partoriti”.
“Ci pare che certi professionisti che, a causa della loro progressione di carriera, si trovano distanti anni luce da quello che era il loro originario lavoro, non si ricordino più delle necessità che hanno gli operativi che lavorano sul “campo” – aggiunge Marrini – Non sta a noi dire che sarebbe forse opportuno che spontaneamente si levassero i gradi e tornassero un po’ in prima linea, quando le distanze divengono incolmabili, tanto per ricordare. A questo sono preposte le direzioni generali. Sta a noi invece difendere ad oltranza gli operatori che ogni giorno si prendono cura della nostra salute, nonché i loro responsabili diretti medici ed in questo caso infermieristici, che non possono divenire il capro espiatorio di chi invece sta lontano dalle luci e dai rumori di quella che realmente sta divenendo una battaglia quotidiana: mantenere il bene assoluto che è la salute delle persone, in un’Italia in cui i governi, centrali e regionali di centro sinistra degli ultimi anni hanno letteralmente devastato”.