GROSSETO – Sono 82 i comuni e 6 le federazioni sportive, oltre al Coni Nazionale, la Camera dei Deputati e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, che hanno aderito alla quarta Giornata nazionale dei giochi della gentilezza, che si svolgerà dal 20 al 23 settembre in tutta Italia, concedendo il proprio patrocinio.
«Lo scopo è “Bambini felici… con la buona educazione” – raccontano gli organizzatori -, per questo saranno trattati quattro aspetti della gentilezza: il comportamento, l’ambiente e il decoro pubblico, la sicurezza stradale e l’attenzione per la disabilità. La “buona educazione” potrà essere affrontata approfondendo: le buone maniere nella quotidianità; tenere puliti gli ambienti e gli spazi in cui si vive; muoversi per strada in sicurezza; prendersi cura delle persone più fragili. Sarà coinvolto tutto il territorio nazionale. Le attività ludiche potranno essere organizzate ovunque: edifici scolastici, impianti sportivi, pluriuso, parco giochi, parchi pubblici, spiagge, abitazioni private, se le attività ludiche sono organizzate in un contesto famigliare, piazze, sono esempi di luoghi ove poter svolgere un Gioco della Gentilezza. La partecipazione alla giornata è gratuita, è sufficiente compilare il form di partecipazione dalla pagina fb dedicata alla ricorrenza. Sono invitati ad aderire scuole, singole classi, associazioni sportive, comuni, famiglie e gruppi informali per il coinvolgimento di bambini e ragazzi fino a 14 anni. Ciascuna realtà organizza, in piena autonomia, la propria attività ludica che intende proporre a bambini e/o ragazzi ed è responsabile del suo buon svolgimento. Le attività proposte possono essere di tipo, motorio, artistico, musicale, sportivo, culturale, possono durare pochi minuti o tutta la giornata».
«Nell’ambito della Giornata nazionale dei giochi della gentilezza – continuano – si intende inoltre sensibilizzare i sindaci dei Comuni italiani con l’invito ad istituire l’assessorato alla gentilezza, assegnando ad assessori o consiglieri comunali una delega alla gentilezza, un incarico a costo zero, ma dal grande valore simbolico. Tra i Comuni che hanno già concesso il proprio patrocinio c’è Grosseto».
«Buona educazione per me fa rima con senso civico – commenta il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. In ogni contesto è la colonna portante che sorregge l’impalcatura di qualsiasi società o gruppo di persone. La buona educazione non solo è importante, ma la ritengo indispensabile alla convivenza e alla sussistenza di qualsiasi società che ambisca a definirsi civile e a costruire un luogo sano, una casa, dove crescere ed evolversi. Questa deve essere una predisposizione di spirito e la buona regola da promuovere, vivere e anche difendere grazie all’impegno quotidiano di tutti i cittadini».
«Per fare un esempio di buona educazione riguardante la sua comunità locale di Grosseto – continua il primo cittadino -, vi racconto la storia di una nostra concittadina di 94 anni, che ho ritenuto giusto registrare e condividere coi grossetani sui canali social istituzionali. Abbiamo recentemente introdotto un nuovo sistema di riciclaggio dei rifiuti domestici molto efficace e tecnologico (a proposito, la buona educazione passa anche da queste pratiche di civiltà e responsabilità nei confronti del luogo che abitiamo), e mi ha colpito molto il senso civico col quale questa signora si è distinta e resa disponibile ad affrontare un cambiamento così radicale nelle proprie abitudini di cittadina».
«Uno dei nostri impegni istituzionali più importanti – continua Vivarelli Colonna – è quello di appoggiare famiglie e istituzioni scolastiche nel fondamentale progetto rappresentato dalla crescita dei nostri piccoli grossetani. Come amministrazione ci impegniamo dal principio del nostro mandato a promuovere iniziative educative nelle scuole per i temi più svariati: dalla divulgazione sull’importanza della più corretta e funzionale raccolta differenziata alla promozione del più giusto comportamento stradale, all’educazione alla miglior relazione con il diversamente abile, fino alle iniziative legate alla lotta contro le disparità di genere e la violenza domestica. Riteniamo che queste ed altre siano pratiche strettamente connesse con la buona educazione, che la valorizzino e ne agevolino la concretizzazione».
«Per quanto riguarda la possibilità di riconoscere una delega alla gentilezza ad un assessore o consigliere – prosegue il sindaco -, posso affermare che quello della gentilezza è un incarico che tutti i dipendenti comunali si impegnano a promuovere e diffondere con il loro lavoro quotidiano e con l’impegno con il quale si spendono per il nostro territorio. Come sindaco vorrei affidare questo tipo di incarico non solo ad un assessore o ad un consigliere, ma ad ogni singolo cittadino grossetano: è davvero essenziale tenere presente che è compito di tutti promuovere il valore della buona educazione».
«Il Comune di Grosseto è vissuto da una comunità genuina e accogliente, che conosce il valore dell’educazione e della promozione dei propri talenti per far sentire a casa sia il visitatore che naturalmente ogni suo singolo cittadino. Vorrei che tutta la città si mobilitasse e collaborasse organizzando iniziative e momenti legati al valore della gentilezza. Sicuramente Grosseto saprà rendere il giusto riconoscimento alle giornate dedicate ad una missione così importante come quella della promozione alle pratiche della buona educazione e della gentilezza».