GAVORRANO – Il consigliere comunale di opposizione Andrea Maule scrive al sindaco di Gavorrano per chiedere chiarimenti sulle panchine di Ravi.
«Da alcuni giorni numerosi cittadini ci chiedono approfondimenti in merito all’ambigua collocazione di due panchine, di proprietà dell’amministrazione comunale, presso la frazione di Ravi. Per quanto potuto appurare, due panchine di proprietà del comune (di cui una più recente, in cemento con logo dell’amministrazione, ed una meno recente in metallo) sono posizionate ai lati della porta di ingresso del Circolo AICS di Ravi. Una delle due panchine, tra l’atro, è posizionato in modo precario. La panchina in cemento è infatti poggiata sua due file di mattoni, che la rendono, a nostro giudizio, instabile e quindi pericolosa.
Non solo, entrambe le panchine risultano posizionate in modo tale da ostruire gran parte del passaggio pedonale che collega il marciapiede di Via Roma con quello di Pizza D. Campori (dove appunto sono posizionate le due panchine). Ci risulta infatti che i pedoni per transitare da Via Roma a Piazza D. Campori debbano necessariamente aggirare le panchine andando a percorrere pericolosamente la carreggiata stradale».
«In virtù di quanto sopra esposto, con la presente siamo a chiederle di illustrarci i motivi per i quali l’amministrazione ha posizionato lì quelle due panchine. Le chiediamo inoltre se intende provvedere alla loro ricollocazione, magari in area più fruibile e certamente meno pericolosa per coloro i quali ne vogliano usufruire. In conclusione, ci preme ricordarle che ai sensi del D.M. 564/92 dinanzi ai circoli non possono essere collocate sedie, tavoli, etc. Norma questa che è ben chiara al corpo Polizia Municipale del nostro Comune, la quale è recentemente intervenuta per far rimuovere alcune sedie in plastica dinanzi al Circolo ARCI di Giuncarico. Anche in virtù di questi recenti accadimenti è oggi necessario dissipare ogni possibile dubbio sulla oggettiva inadeguatezza nella collocazione delle suddette panchine; affinché sul nostro territorio vi sia tangibile percezione della più ampia uniformità di attuazione delle norme vigenti».