FOLLONICA – «L’iter per la riapertura dell’inceneritore va avanti. La Regione invece di mettere la parola fine chiede integrazioni su quanto presentato da Scarlino Energia.
Tutto questo è ridicolo e non sopportabile poiché gli interessi politici regionali passano sopra alle volontà dei comuni e dei cittadini» afferma il Psi di Follonica. «Interessi politici incuranti delle problematiche del territorio forse perché poco popoloso e politicamente debole».
«Eppure in campagna elettorale il Presidente Rossi si era lanciato in dichiarazioni rassicuranti schierandosi dalla parte del territorio insieme al capogruppo del Pd, quest’ultimo ben consapevole di avere grosse responsabilità sul l’impianto quando al tempo ha ricoperto la carica di presidente della provincia centrale nel rilasciare le autorizzazioni» prosegue.
«Finite le elezioni, la Regione riprende “tranquillamente” il suo obiettivo e riapre alla possibilità di riapertura dell’impianto. Noi riteniamo che tutto questo sia un gioco delle parti vergognoso e che deve finire: la partita inceneritore viene giocata tutta all’interno del Pd regionale, provinciale, comunale, con uguali vedute del Pd toscano e grossetano (di cui il follonichese Ariganello è segretario) e con la contrarietà del Pd locale il quale per allontanare da sé la responsabilità politica del proprio partito fa spendere molti soldi ai cittadini di Follonica in ricorsi».
«Tutto questo fa pensare che al Pd interessi poco Follonica e Scarlino e le loro amministrazioni ed interessi, invece, risolvere i problemi di Siena Arezzo e Firenze. Detto questo chiediamo al sindaco di Follonica di opporsi a questo nuovo attacco del suo partito nelle giuste sedi, ma allo stesso tempo dia un segnale forte ed esca dal Pd. Solo in questo modo riteniamo credibile la sua posizione di contrarietà e avrà sicuramente sulla questione inceneritore tutto il nostro appoggio politico» conclude il Psi di Follonica.