GROSSETO – Se le Mura costituiscono il simbolo di Grosseto, il Cassero senese, che ne è il fulcro, ha un possibile futuro come luogo di eccellenza, centro e cuore pulsante della vita cittadina. La ristrutturazione di cui è stato oggetto negli ultimi decenni lo indirizza verso importanti funzioni culturali di promozione e di rappresentanza. Di questo sono convinti i Del Gizzo, la famiglia di imprenditori che ha deciso di investire in un ambizioso progetto di riqualificazione e rilancio del Cassero Senese, per farne una piattaforma permanente di valorizzazione territoriale.
Il progetto, che ha vinto il bando aperto dall’Istituzione Le Mura, ha convinto e si inserisce appieno nell’idea di riqualificazione del centro storico voluta dal Comune di Grosseto.
Il programma delle future attività è stato presentato nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi in Comune alla presenza del sindaco Anton Francesco Vivarelli Colonna, di Alessandro Capitani, presidente dell’Istituzione Le Mura e dell’imprenditore Guido Del Gizzo.
“Il centro di Grosseto ha bisogno di essere riconosciuto nel suo ruolo sociale più importante. Non è un recupero di ciò che è stato quando la città era più piccola e diversa, ma di ciò che può essere all’interno di una collettività che si avvicina alle 100mila unità – spiega Guido Del Gizzo –. Non si tratta di restituire, ma di progettare liberamente una nuova funzione culturale e sociale ai luoghi speciali contenuti ‘dentro le Mura’. In una città che cresce è diventato tanto urgente quanto complesso ridarle un cuore moderno. La funzione commerciale del Centro lamentata come persa a causa del decentramento non è il vero obiettivo. Verrà in parte recuperata se “dentro le Mura” tornerà la vita culturale e sociale, ma non sarà mai più lo snodo principale. La scelta di decentralizzare le attività di impresa e i progetti di innovazione e sviluppo fanno parte di un processo logico di un’organizzazione moderna della città. In Centro dovrà esserci quanto non può essere in periferia. La sfida è quella di un’economia della cultura e dei saperi, basata sulla capacità di evolvere dalla tradizione del paesaggio alla scienza dell’ambiente con iniziative in grado di attrarre non solo i cittadini ma anche i turisti e i visitatori da fuori provincia. Questo è il senso dell’articolato progetto che abbiamo presentato per trasformare il Cassero senese in un motore culturale di iniziative e di eventi, con benefici e ricadute positive per tutto il centro storico. Leopoldo II aveva immaginato che le Mura cittadine, poste a difesa dell’abitato, avrebbero svolto ancor di più la loro funzione, se fossero state arricchite di essenze vegetali e arboree come barriera alla “Mal’aria”: oggi restano poche tracce di quell’intervento così innovativo ma non c’è dubbio che la strada dell’innovazione sia ancora l’unica percorribile”.
“Le nostre Mura necessitano di idee e programmi ad ampio respiro che con intelligenza e passione sappiano valorizzarle e renderle sempre più centrali nell’economia e nella vita della città – sostiene Alessandro Capitani, presidente dell’Istituzione Le Mura -. Il progetto degli imprenditori Del Gizzo ha tutte le caratteristiche per restituire le Mura e il Cassero senese al suo antico ruolo centrale per la città e il suo prestigio: sono previsti numerosi eventi culturali all’interno del Cassero, iniziative pensate per esaltare il prodotto locale, le nostre peculiarità il nostro talento e la nostra storia”.
“Come amministrazione comunale non possiamo che accogliere con soddisfazione questo nuovo progetto pensato per Grosseto e i grossetani – afferma il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Si tratta di un’iniziativa importante, ideata per dare lustro ad uno dei principali monumenti della città in un’ottica di riqualificazione e sviluppo del centro storico e non solo. Crediamo nelle risorse di Grosseto, nella bellezza e nelle potenzialità di questa nostra splendida terra, quindi crediamo nel ruolo che il Cassero potrà avere per il territorio, una volta che sarà giustamente valorizzato”.
Il primo evento al Cassero Senese dal titolo “Olio nuovo e grani antichi” si terrà da venerdì 11 al 27 ottobre 2019: Grosseto diventerà la “capitale” dell’Olio Nuovo e dei Grani Antichi per tre settimane, coinvolgendo produttori, frantoiani, ristoratori e consumatori e cogliendo l’occasione per organizzare contestualmente eventi di approfondimento e iniziative commerciali.
“Per il resto dell’anno – spiega Del Gizzo – abbiamo previsto tanti altri appuntamenti ma tutto dipende dal rilascio delle autorizzazioni: se riusciremo ad ottenere nei tempi previsti le autorizzazioni di agibilità, il Cassero Senese ospiterà un’altra iniziativa già dal mese di novembre e un ricco calendario di eventi natalizi dall’8 dicembre al 6 gennaio: tra i progetti previsti abbiamo l’albero ecologico e popolare di Natale progettato a cura della Fondazione Grosseto Cultura con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico e dei cittadini; il concorso grafico per la selezione del logo natalizio 2020 aperto alla partecipazione delle scuole della provincia; il Sole e la Luna: mostra sull’oreficeria etrusca, istallazione olografica e laboratorio dimostrativo a cura dell’orafo Gianni Trilli. Il Paesaggio Oltre Le Mura: in collaborazione con il Museo Fattori di Livorno, proiezione architettonica di alcune delle opere realizzate in Maremma. Il Presepe virtuale della Troniera degli Arcieri, una spettacolare installazione virtuale sul tema della Natività. La Focarazza tradizionale del 6 gennaio e il Flash Mob a cura dell’Orchestra della Città di Grosseto”.
A marzo 2020, inoltre, il Cassero senese dovrebbe ospitare l’evento “Uomini-, barche e cantieri. Presentazione della “Rotta dei Fenici”, una mostra fotografica dedicata al settore della vela, che fino a circa venti anni fa, ha visto la Maremma protagonista con marinai d’eccezione, barche importanti e cantieri di eccellenza. Obiettivo è cercare di rianimare il settore della nautica da diporto, con la proposta di organizzare una regata lunga in Mediterraneo dalla Maremma al Libano e ritorno, attraversando l’Egeo sulla rotta dei Fenici, probabili progenitori degli Etruschi.