CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – In un mese dalla loro attivazione le fototrappole a Castiglione della Pescaia hanno “beccato” e sanzionato oltre 50 trasgressori che verseranno nelle casse del Comune 167 euro ciascuno per la sola infrazione amministrativa, ma per alcuni di loro, artigiani e titolari di aziende, è scattata anche la denuncia penale con importi sanzionatori nettamente superiori.
«Gli “occhi elettronici” – spiega la vicesindaca con delega alle politiche ambientali Elena Nappi – stanno dando importanti risultati in ambito repressivo. Grazie alla loro attività di monitoraggio possiamo, oltre a sanzionare, analizzare ancora più dettagliatamente chi sono coloro che compiono reati ambientali all’interno territorio comunale, spesso commessi da residenti dei comuni limitrofi al nostro e da operai di aziende non castiglionesi».
Questo servizio così minuzioso va ad aggiungersi a quello portato avanti dall’Ufficio Ambiente che con le telecamere di videosorveglianza ambientale monitorano molte postazioni dell’igiene urbana del territorio comunale.
«Le fototrappole – spiega la vicesindaca – ruotano costantemente nelle zone più critiche nelle quali abbiamo riscontrato abbandoni e l’insorgere di discariche in maniera costante, soprattutto nelle zone di campagna e nelle frazioni».
«Il lavoro di controllo – ci tiene a far sapere Elena Nappi – viaggia di pari passo con quello di sensibilizzazione nei confronti di abitanti e turisti che sanno di poter chiamare il numero verde del servizio offerto da Sei Toscana, incaricata a ritirare gratuitamente a casa gli ingombranti e di poter utilizzare l’isola ecologica dietro al Cantiere comunale per depositare molti materiali».
«Chi sfregia e deturpa l’ambiente – afferma la vicesindaca – produce oltre al danno, anche un costo per la collettività che deve ripristinare lo stato dei luoghi. Siamo intenzionati a compiere azioni sempre più mirate e stringenti. Il territorio comunale da controllare è vasto, ma con l’utilizzo di queste “fototrappole” avremo sempre maggiori possibilità di incastrare e scoraggiare i trasgressori».
«Personalmente – aggiunge Elena Nappi – conto molto sull’effetto dissuasivo che possono compiere questi macchinari elettronici, ma il problema dell’abbandono dei rifiuti è un fatto soprattutto culturale. Quello che deve cambiare, e spero prima possibile, usando ogni modo disponibile, è la sensibilità dei cittadini che compiono queste azioni».
«Con l’aiuto dell’elettronica – precisa la vicesindaca – oltre al controllo, siamo intenzionati a debellare questi comportamenti così incivili che rischiano di vanificare l’impegno della maggioranza dei cittadini e turisti ormai consapevoli dell’importanza di differenziare i propri rifiuti».
«Siamo a livello di tolleranza zero – conclude Elena Nappi – per chi adotta comportamenti così deprecabili e deposita senza scrupolo sacchi di immondizia, pezzi di arredamento e oggetti vari ai bordi delle strade, sull’argine dei fiumi e in campagna, infischiandosene del senso civico che ogni cittadino deve avere».
La fototrappola raccoglie e registra le immagini che permettono di identificare i trasgressori attraverso foto ad alta risoluzione, e realizza video in HD, anche durante la notte, essendo dotata di led ad infrarossi completamente invisibili. La fototrappola è azionata da una particolare tecnologia che si attiva al passaggio di persone, animali o veicoli.