FOLLONICA – Niente porte chiuse per il consiglio comunale. È questa la richetsa del Popolo della Libertà di Follonica. Il prossimo 24 luglio è stato convocata una seduata straoridnaria del consiglio, «un atto dovuto» dicono dal Pdl «per avere conto dal Sindaco dei fatti e degli atti che hanno portato alcuni esponenti dell’Amministrazione Comunale e alcuni dirigenti ad essere raggiunti da avvisi di garanzia».
«Non intendiamo accettare – dicono gli esponenti del Pdl – passivamente la decisione, che sembra emergere, di tenere una seduta a porte chiuse, per volontà della maggioranza».
Si tratta di una scelta di trasparenza nei confronti della città secondo il Pdl che si stupisce dell’atteggiamento di sindaco e maggioranza.
«La città – spiegano – deve sapere su quali atti e fatti stanno indagando gli organi inquirenti; la città deve sapere le ragioni per cui sono stati notificati avvisi di garanzia; la città deve sapere in quale posizione si trova il Sindaco».
«Come gruppo di minoranza stiamo valutando l’ipotesi di presentare una mozione con cui impegnare l’Amministrazione a revocare la delibera 292, presumendo dai resoconti giornalistici che sia quell’atto una delle principali cause degli accertamenti dell’autorità giudiziaria».
«Non ci interessa chiedere le dimissioni di nessuno: il Sindaco deve andare a casa non tanto perché ha ricevuto un avviso di garanzia, ma per la sua inadeguatezza ad amministrare, per i fallimenti consequenziali su tutta una serie di questioni sulle quali non ha saputo o voluto dare risposte alla città, per l’inconcludenza e approssimazione della sua azione di governo. Vogliamo però che i limiti politici di chi ci sta mal governando e del partito che sostiene l’Amministrazione comunale emergano in tutta la loro evidenza, perché è proprio l’inettitudine al governo che rappresenta il vero “reato” di cui la Baldi e il Pd dovranno rispondere davanti ai cittadini».