GROSSETO – “La proposta di dare un ruolo più rilevante al Parco della Maremma in ambito agricolo attraverso la gestione diretta di terreni di proprietà regionale, attualmente sotto il coordinamento di Ente Terre, avanzata da un gruppo di imprenditori agricoli – dichiara Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – merita senza dubbio di essere presa in considerazione. I Parchi in Italia si stanno sempre più mettendo in gioco, diventando veri e propri apripista per il futuro oltre che laboratori dedicati alla green economy e all’agroecologia, con un ruolo diretto nelle progettualità da mettere in campo. L’area protetta favorisce e realizza sperimentazioni e buone pratiche concrete rivolte ad un modello agricolo che vede nella riduzione degli input chimici, idrici ed energetici la vera priorità”.
“Anche il Parco della Maremma – continua Gentili -, attraverso il marchio dell’area protetta dedicato alle produzioni agricole e alle politiche territoriali finalizzate a innalzare l’asticella della sostenibilità in ambito agricolo, sta seguendo questa traiettoria, aggiudicandosi un ruolo di primo piano in ambito territoriale nei confronti delle imprese agricole, vere e proprie protagoniste del settore. Prendere in considerazione non solo lo svolgimento delle attività volte alla conservazione ed alla fruizione del territorio del Parco, azioni che l’Ente sta svolgendo con grande competenza e successo, ma anche il ruolo diretto nell’ambito della sperimentazione in campo agricolo in chiave sostenibile e nella guida ed implementazione del mondo agricolo presente all’interno dell’area protetta per trasformarla sempre più in un vero laboratorio di innovazione e buone pratiche, a partire dall’agroecologia e dal biologico in particolare, significa senza dubbio andare nella giusta direzione.”