GROSSETO – Importanti novità per la rete dei punti nascita della Asl Toscana sud est e per la neonatologia di Arezzo dalla delibera regionale 804 del 17 giugno. Un atto che secondo le regole di accreditamento nazionale ridefinisce i livelli dei punti nascita, settore che vede la Toscana ai vertici italiani in termini di esiti assistenziali.
“Buone notizie per tutte tre le aree vaste – si legge in una nota – ma in particolare per l’Azienda Sudest Toscana la cui direzione non ha mancato di garantire, con largo anticipo, le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi di qualità che la nuova organizzazione aveva previsto. L’Azienda conta su cinque punti nascita collegati in rete che rispondono a tutti i requisiti di sicurezza assistenziale previsti dalla normativa nazionale relativa alla sicurezza delle cure”.
“Al punto nascita di Arezzo, viene confermato nell’ambito della sud est, il livello di maggiore complessità assistenziale, a conferma della storica eccellenza della Terapia Intensiva, dando così al San Donato, il ruolo di hub per tutta l’Area Vasta – spiega la Asl – Molto positive anche le notizie per Grosseto che vede potenziato e riconosciuto il ruolo di pronto soccorso pediatrico regionale insieme al Meyer e all’Ospedale della Versilia mentre, sul fronte della sicurezza del neonato, si conferma il livello avanzato che garantisce la sicurezza del neonato prematuro fin dalla 32ma settimana di gestazione. I tre punti nascita di primo livello, Nottola, Campostaggia e Montevarchi, possono contare su dotazioni di organico adeguate, pur nelle difficoltà di reperire gli specialisti, di dotazioni tecnologiche complete e, con la nuova delibera, si vedono riconoscere la competenza all’utilizzo dei respiratori non invasivi (la nasal c-pap) che permette di stabilizzare in modo più rapido ed efficacie i neonati con difficoltà di adattamento respiratorio alla nascita”.
“In un periodo che si caratterizza per la difficoltà di reperire specialisti e per il blocco del tetto di spesa sul personale, lo sforzo dell’Azienda conferma l’attenzione verso i servizi legati alla sicurezza delle cure anche nell’ambito materno infantile – continua la Asl – La buona qualità dei percorsi assistenziali ha permesso di garantire, a tutt’oggi, una buona attrattività per le due categorie di specialisti, ginecologi e pediatri, sempre più rari da reperire, che privilegiano le strutture dove la qualità delle cure e del loro lavoro è maggiormente garantita.
Quindi, la Asl Toscana sud est rilancia sul percorso nascita e valorizza ulteriormente la relazione di Area Vasta con le Scotte in un’ottica bidirezionale che vede i nodi di rete delle nostre strutture crescere su tutto il territorio aziendale”.