GAVORRANO – «Con sincera preoccupazione abbiamo letto, sempre più spesso negli ultimi giorni, interventi istituzionali, e non, relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico da parte di cittadini. Troviamo infatti nei quotidiani e nei social amministratori che si rallegrano, e quasi commuovono, perché comuni cittadini imbracciano attrezzi vari e con grande spirito di sacrificio ripuliscono i parchi pubblici del territorio gavorranese» afferma Andrea Maule, capogruppo di opposizione a Gavorrano.
S«eppur le singole iniziative siano indubbiamente lodevoli e da apprezzare nella loro esecuzione, ci preme focalizzare l’attenzione su un aspetto che probabilmente agli amministratori locali è sfuggito. I singoli cittadini, anche quelli che abbiamo incontrato a ripulire e sistemare i parchi del nostro territorio, sono gli stessi che puntualmente pagano le tasse in favore del Comune di Gavorrano. E con le loro tasse è dovere dell’amministrazione garantire l’ordinaria, ma anche la straordinaria, manutenzione del verde pubblico».
«Ci sorprende quindi come l’amministrazione, palesemente inadempiente, inviti i cittadini ad adunate nel nome del senso civico al fine di effettuare la pulizia dei parchi – continua Maule -; cioè per svolgere quelle attività che dovrebbero essere garantite proprio dall’Ente stesso con l’utilizzo di parte delle imposte annualmente riscosse».
«Gli amministratori di Gavorrano non dovrebbero quindi limitarsi a dire “grazie” a tutti coloro che sacrificano il proprio tempo, e talvolta le proprie risorse, per adempiere a ruoli che spettano inequivocabilmente al Comune. Gli amministratori dovrebbero sostituire il termine “grazie” con il termine “scusa”. Ed a tal fine gli suggeriamo di chiedere “scusa” al signor Piero Montomoli il quale si occupa con minuziosa cura del parco di Ravi, a tutti quei cittadini che sono intervenuti per la pulizia del parco della Finoria, a tutti quei cittadini che sono intervenuti per la pulizia del parco di Bagno di Gavorrano, alla Pro Loco di Grilli che con particola attenzione cura il parco del paese, al Gruppo Donne Giuncarichesi che mantiene in vita il parco di Giuncarico, ai pensionati che mantengono le aiuole del Centro Sociale di Castellaccia, a tutti i caldanesi che curano ogni angolo verde (pubblico) del loro paese ed a tutti quei cittadini che stanchi di vedere le aree pubbliche inaccessibili si armano di santa pazienza e sostituiscono l’amministrazione inadempiente».
«Scusa, quindi, a tutti coloro i quali si trovano “costretti” per senso civico a sopperire alle gravi mancanze di una amministrazione troppo distratta. Ed ancora le più sentite scusa a tutti quei cittadini che nonostante paghino ingenti imposte comunali si trovano il verde pubblico della propria frazione lasciato all’abbandono dall’incuria di amministratori che hanno palesemente disatteso le loro aspettative» conclude.