GROSSETO – 15 furti in soli un anno, tra marzo 2018 e febbraio. Una media di oltre un colpo al mese. Tutti ai danni di bar e locali delle provincia di Grosseto e Siena. I Carabinieri sono riusciti ad arrestare quattro giovani uomini tra i 28 e i 26 anni, tutti moldavi. È l’operazione Jackpot.
I malviventi, dopo accurati sopralluoghi, si intrufolavano nei locali, forzando la porta di ingresso; con passamontagna sul volto per non essere riconosciuti e guanti portavano via slot machines, macchine cambia monete e registratori di cassa.
Li caricavano su veicoli rubati appositamente per commettere i furti, e li portavano in luoghi isolati dove avevano tempo e modo di “scassinarli”; infine fuggivano con le monete (anche sei-settemila euro la volta) lasciando sul posto le auto rubate si dileguavano con le monete sottratte dagli apparecchi (anche per importi di sei/settemila euro), lasciando sul posto i videogiochi e i mezzi rubati.
I quattro, che vivevano a Grosseto da tempo, sceglievano sempre obiettivi isolati fuori dalla città, a non più di tre quarti d’ora dalla base. Dei 15 furti attribuiti solo uno è stato commesso a Monte Murlo, in provincia di Siena, ma non è escluso che siano coinvolti in altri episodi. Ai colpi veri e propri c’era da aggiungere il furto di materiale e benzina che serviva proprio per commettere i reati stessi. Per comunicare tra loro usavano schede con numeri successivi, che utilizzavano quasi esclusivamente per commettere i reati e che cambiavano spesso, tanto che è stato più difficile rintracciarli e intercettarli. I carabinieri sono riusciti a risalire ai numeri grazie ad un’analisi delle celle agganciate nel lasso di tempo dei furti.
Le indagini del Nucleo investigativo dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica hanno portato, anche grazie alle intercettazioni, all’individuazione dei quattro ladri. Nel corso di una perquisizione effettuata durante le indagini, uno degli indagati è stato trovato in possesso di circa 600 monete da uno e due euro per un valore di circa 900 euro. Il valore complessivo della refurtiva ammonta a 70mila euro.