FIRENZE – “Prendiamo atto della sentenza della Corte costituzionale, che era attesa. La norma regionale, in attuazione della legge Delrio sul riordino delle funzioni provinciali, su sollecitazione ed in accordo con le Province e con la Città metropolitana di Firenze, aveva trasferito alla Regione anche funzioni sanzionatorie amministrative in materia di rifiuti e di autorizzazioni semplificate sempre in materia di rifiuti. L’obiettivo della legge toscana era quello di portare ad unitarietà e funzionalità l’esercizio delle funzioni in materia di rifiuti”. L’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli, commenta così la decisione della Consulta sull’articolo 2 della legge regionale di riordino delle competenze in materia di ambiente e rifiuti.
“Si trattava – spiega ancora – di offrire al mondo delle imprese un solo interlocutore, con una modalità organizzativa che la sentenza della Corte ha messo in discussione in quanto, un accordo fra Enti, non può superare la legge dello Stato. Totale rispetto per questa decisione, dispiace però che, nonostante l’accordo, su sollecitazione della Provincia di Grosseto la causa sia stata portata davanti alla Corte. In ogni caso – conclude Bugli – l’abrogazione di questa specifica norma non creerà problemi né per le amministrazioni né per la collettività: queste funzioni torneranno ad essere di competenza delle Province e della Città metropolitana”.