FOLLONICA – Alla fine ce l’ha fatta, ce l’ha fatta per un voto. Andrea Benini, per la seconda volta, è stato eletto sindaco di Follonica, dopo una lunga attesa e dopo un’ora di trepidazione fino alla conferma arrivata dalla prefettura di Grosseto. Una vittoria al fotofinish per un solo che gli ha consentito di superare, subito al primo turno, il 50% più uno dei consensi, arrivando al 50,008.
Una vittoria importante soprattutto dopo i risultati delle Europee che lo vedevano nettamente sfavorito rispetto al suo avversario più accreditato. Massimo Di Giacinto invece si è dovuto arrendere senza nemmeno tentare la chance del ballottaggio. Dieci punti di distacco dal vincitore e un risultato finale intorno al 40%. Una sconfitta piuttosto netta per lo stesso motivo per cui la vittoria di Benini sarà ricordata come un’impresa. Dopo il responso delle urne delle Europee sembrava che fosse più facile per il centrodestra e per Di Giacinto puntare alla conquista di Follonica. Anzi, già dalle prime ore della mattina, con il dato delle Europee, l’entusiasmo nel centrodestra era salito talmente che Di Giacinto veniva dato favorito su Benini.
Dal voto delle amministrative invece è uscita un’altra storia. Gli elettori follonichesi hanno premiato il progetto di Benini dando fiducia anche alle civiche che lo hanno sostenuto. Così il centrosinistra, che nel Golfo ha perso Scarlino e Piombino, rimane alla guida della seconda città della provincia e in modo piuttosto chiaro. A Benini è riuscita l’impresa del primo turno, cosa che non avvenne neanche cinque anni fa quando il vento del centrosinistra soffiava a favore. In quel caso vinse al ballottaggio contro Daniele Baldi. Rispetto a quelle elezioni dobbiamo dire che il centrodestra è cresciuto molto. Si fermò al 28%, mentre questa volta è arrivato al 40%. Una crescita che però non ha consentito neanche di portare la sfida al secondo turno.
A pesare di più sicuramente il dato della Lega che ha dimezzato il risultato delle Europee passando da oltre il 30% (primo partito) al 15%. Adesso, mentre nel centrosinistra si aprirà la fase legata al governo della città, nel centrodestra si dovrà capire quali ragioni hanno portato ad un risultato molto più basso rispetto a quello delle consultazioni europee.