SCARLINO – «Più sicurezza nella zona della Botte, ma anche più sostegno alle imprese per accedere ai fondi europei» a dirlo Francesca Travison, candidata a sindaco per della lista Scarlino può.
«La zona industriale della Botte di Scarlino – chiarisce la candidata – ha necessità di essere valorizzata dall’Amministrazione comunale: servono più controllo, più decoro e soprattutto le aziende hanno bisogno di essere supportate dal Comune che deve sostenerle, per esempio, nell’accesso ai bandi europei, che sono molti e che potrebbero dare un aiuto vero e concreto alle imprese scarlinesi. Abbiamo delle eccellenze che devono trovare nell’ente comunale un partner per affrontare le sfide che l’economia pone loro ogni giorno: sono spesso imprese familiari, solide, che portano ricchezza nel territorio e che necessitano di un supporto forte e deciso da parte del Comune».
«Per questo – dice ancora Travison – abbiamo inserito nel programma di “Scarlino può” l’intenzione di formare due o più dipendenti comunali per aiutare le imprese a reperire fondi regionali e europei: veri e propri tesoretti che spesso non vengono neppure assegnati perché le aziende, impegnate nel lavoro quotidiano, non ne conoscono l’esistenza o magari non riescono a portare a termine tutta la burocrazia che comportano. Vogliamo quindi che il Comune faccia da intermediario segnalando al mondo dell’imprenditoria le opportunità che la Comunità europea e la Regione Toscana mettono a disposizione delle aziende, oltre a occuparsi dei bandi rivolti agli enti pubblici. E non solo».
«Vogliamo anche intervenire con forza sul problema del digital divide – conclude la capolista – le attività produttive scarlinesi riscontrano gravi criticità con la connessione internet, connessione con cui lavorano. Impossibile che nel 2019 un territorio come il nostro soffra ancora questo gap infrastrutturale: l’ente comunale deve farsi portavoce del problema con i fornitori di servizi. E poi alla zona industriale della Botte manca un controllo serio e strutturato: vogliamo trovare una soluzione condivisa con gli imprenditori per tutelare sia le loro imprese che le persone che lavorano in quell’area».