CAPALBIO – “L’istruzione per noi è primaria ed a Capalbio non solo diremo di no ad eventuali, future, chiusure di scuole, ma saremo pronti a partecipare a quei progetti che possono salvare i plessi che vanno sotto il numero minimo di studenti” così Valerio Lanzillo, candidato sindaco de “La nostra Capalbio” interviene sul tema dell’istruzione che, per il medico aspirante primo cittadino, è fondamentale anche a livello socio-economico.
“Far studiare i nostri figli – spiega Lanzillo- è determinante perché sono loro il futuro del territorio e perché lo siano nel concreto, però, è importante che portino qui le loro idee e che qui le possano anche sviluppare”. “Abbiamo intenzione – afferma- di aumentare i progetti da affiancare alle ore curriculari coordinandoli con la dirigenza scolastica e da qui aumentare la qualità dell’offerta formativa. Pensiamo anche alla scuola come aggregazione nelle ore pomeridiane per approfondire argomenti fondamentali per i giovani e per il loro futuro, come lo studio delle lingue e l’informatica, ma anche con progetti di supporto a ragazzi con difficoltà di apprendimento o progetti contro la violenza di genere”.
“Il nostro obiettivo – prosegue Lanzillo- è quello di reperire fondi attraverso il Ministero dell’Istruzione e la Regione, coinvolgendo nei progetti i genitori e le associazioni. L’istruzione dei ragazzi va di pari passo con la loro formazione e le relazioni che questi creano stando insieme – afferma il candidato de ‘La nostra Capalbio’- Per questo vogliamo incrementare i centri estivi municipali, sviluppare progetti in collaborazione con la biblioteca comunale, creare una ludoteca per i più piccoli, ma anche potenziare il servizio mensa affinché anche il momento del pranzo sia educativo, spiegando loro il valore del cibo, implementando il chilometro zero e i prodotti tipici. Un modo per creare benefici alle aziende del territorio”.
“Da sindaco – conclude il candidato – mi batterò affinché tutte le scuole del comune restino aperte e se qualcuna di queste fosse a rischio perché il numero di studenti è insufficiente, sarò pronto a sostenere l’inserimento di questi plessi nel progetto del Ministero ‘Piccole Scuole’, che ha permesso in molte località di salvare quello che io ritengo un servizio essenziale”.