FOLLONICA – «Non vogliamo entrare nel merito dell’incresciosa vicenda accaduta due giorni fa al palazzo Comunale: non eravamo presenti, non conosciamo i fatti, né le motivazioni che hanno spinto il consigliere della Lega Daniele Pizzichi ad attaccare Paola Ferri. Quello che non possiamo accettare è la violenza che ancora una volta un uomo ha esercitato contro una donna, e non importa se si è trattato “solo” di parole, perché le parole quasi sempre feriscono e annientano più degli schiaffi» il commento viene dalle candidate del movimento Follonica nel cuore.
«Se non fosse stata Paola ma Paolo, a entrare nella stanza, le cose non sarebbero andate così. Ed è proprio questo che ci indigna: la donna non merita rispetto, può essere aggredita verbalmente da chiunque, insultata da chiunque, senza alcuna considerazione per la sua età, il suo ruolo, la sua competenza, la sua professionalità – continuano le candidate -. Accade tutti i giorni a nostra insaputa, in tutti i luoghi di lavoro, per strada, nelle case, ma che accada in un luogo pubblico il Comune – la Casa dei Cittadini – che ha il dovere di rappresentare, tutelare, garantire l’intera comunità, non è tollerabile».
«Come non è tollerabile che un consigliere comunale possa dare in escandescenze impunemente, senza che i presenti (tutti uomini) non alzino un dito per fermarlo, per difendere Paola, per cacciare lui, non lei! dalla Casa dei cittadini. Vorremmo che la prossima Amministrazione, qualunque essa sia, istituisca regole di comportamento per tutti coloro che ricoprono un ruolo pubblico e istituzionale, regole che prevedano sanzioni per chi supera i limiti del decoro, della buona educazione e del rispetto degli individui, maschi e femmine, funzionari comunali o comuni cittadini, perché l’evoluzione di una comunità si misura soprattutto dal suo grado di civiltà… che lunedì scorso è retrocessa all’Età della Pietra».