FIRENZE – La Regione ha proceduto all’assegnazione definitiva ad Autolinee Toscane del trasporto pubblico in Toscana per i prossimi undici anni. L’azienda del gruppo francese Ratp, gestirà gli autobus di tutta la regione, come deciso nella gara da 2,77 miliardi di euro. A questo si aggiungono 190 milioni circa per l’acquisto di nuovi mezzi. Il valore complessivo della gara, con i ricavi da biglietti e abbonamenti, è di circa 4 miliardi.
Una decisione che ovviamente non può far piacere a Mobit, il consorzio antagonista che già dal 2017 ha intrapreso una dura battaglia legale.
«Prendiamo atto di una decisione che riteniamo sbagliata e pericolosa contro la quale agiremo in tutti i modi e in tutte le sedi» afferma Giuseppe Gori presidente Mobit (di cui anche Tiemme fa parte) commentando la decisione della Regione Toscana di procedere all’assegnazione ad Autolinee Toscane Spa della gara unica regionale per il servizio di tpl su gomma in Toscana.
«Detto questo rimaniamo fiduciosi che il Consiglio di Stato saprà valutare correttamente tutti i temi che gli sono demandati incluso quello che riteniamo irrisolto del possesso da parte di Autolinee Toscane dei requisiti di partecipazione. Ci limitiamo a ricordare che su questo tema, la Regione aveva utilizzato argomenti che non avevano convinto il Consiglio di Stato».
«La Corte Europea a cui il tema è stato sottoposto, di fatto, ha “evitato” di rispondere nel merito riconsegnando al Tribunale Nazionale la decisione definitiva. Nonostante questo, la Regione si è sostituita al Giudice e si “avventura” in un’aggiudicazione dalla quale nasceranno certamente ulteriori contenziosi per i quali non si possono escludere anche rischi di risarcimenti milionari. Attendiamo ora l’avviamento delle inutili attività propedeutiche contro le quali certamente ricorreremo. Svolgerle in pendenza di giudizio sarà solo tempo e denaro sprecato come lo fu la prima volta».
«Tra l’altro all’epoca le nostre aziende misero a disposizione di Autolinee Toscane mezzi e uomini per poter effettuare i sopralluoghi e andò a finire che vennero contestate anche delle fatture di rimborso di poche migliaia di euro – prosegue il presidente Mobit -. Per un Gestore che dovrebbe subentrare pagando alle aziende toscane circa 150 milioni non fu certo una bella presentazione».