FOLLONICA – La vicenda che vede protagonista il segretario del Pd Cinzia Tacconi continua a far parlare la politica follonichese. Ad intervenire oggi il candidato sindaco della lista In Movimento per Follonica¨ Francesco De Luca e Andrea Ulmi e Roberto Azzi.
«La vicenda dei vari interventi del segretario del Pd locale durante la campagna elettorale del suo datore di lavoro (il sindaco di Follonica) durante la fascia di reperibilità ha aspetti personali e politici. Vogliamo tralasciare i primi, visto che la stessa si è assunta la responsabilità e di questo gliene rendiamo merito. E poi saranno gli organismi deputati a verificare la gravità del fatto e a prendere gli eventuali provvedimenti» afferma Francesco De Luca.
«Da un punto di vista politico non possiamo non denunciare una vicenda che preoccupa sul piano della correttezza, della trasparenza e della parità di trattamento: principi basilari di ogni buona azione amministrativa – prosegue De Luca -. Dai giornali apprendiamo che ogni volta che la dipendente interveniva, era sempre presente il sindaco (responsabile dell’ente) e l’assessore Giorgieri (responsabile del personale); visto che è stato eseguito sulla vicenda un accesso agli atti da parte delle minoranze il 14 di aprile: o sindaco e assessore non ne sapevano nulla e quindi la loro colpa sarebbe legata ad un comportamento negligente, o hanno sottaciuto la vicenda, cosa ancora più grave, anche rispetto al trattamento diseguale riservato agli altri dipendenti dell’ente, che certamente non beneficiano di tali ¨vantaggi¨. Se fosse vero, l’assessore Giorgieri dovrebbe dimettersi immediatamente».
«Vorremmo che la politica del personale che divide i dipendenti in figli e figliastri finisse. Per questo chiederemo l´indizione della Commissione di garanzia per chiarire i fatti. Appena saremo eletti, metteremo le mani sulle politiche del personale, lavorando subito su due fronti: da un lato la partecipazione dal basso di tutti i dipendenti e i responsabili degli uffici, per evitare ogni forma di accentramento delle decisioni (come è accaduto purtroppo con l´amministrazione Benini): invece di sanzionarli, i dipendenti, si dovrebbero invece coinvolgere di più. Dall´altro vorremmo tagliare alcuni figure apicali e valorizzare e responsabilizzare le posizioni intermedie, aumentandole, anche con maggiori gratificazioni salariali. Il merito sarà l´unico faro della nostra azione».
«Nella vicenda Tacconi il problema controllori/controllati che, come Lega, avevamo sollevato alcune settimane fa si presenta in tutta la sua evidenza». Lo sostiene il Carroccio con il segretario provinciale Andrea Ulmi e il responsabile di Follonica e Scarlino Roberto Azzi. «Nessuno mette in dubbio il problema fisico della Tacconi, cui auguriamo una pronta guarigione – sostiene Azzi -. Qui però c’è una questione di opportunità di fronte alla vicenda che il nostro partito ha sollevato attraverso il consigliere Daniele Pizzichi ed ai consiglieri del Movimento Cinque Stelle».
«Qualche settimana fa, in occasione della richiesta di mobilità del presidente della Conferenza dei sindaci della Asl Toscana Sud-Est Giacomo Termine sulla stessa Asl, domanda che poi non ha avuto seguito, sollevammo la ‘questione di opportunità’ che secondo noi è prioritaria». Qui Azzi pone una domanda. «Come fanno il sindaco Benini e l’assessore Giorgeri – chiede ancora il responsabile – a controllare una loro dipendente che, alla stesso tempo, è segretaria dell’unione comunale Pd e che, di fatto, ha avuto un ruolo determinante nella loro ricandidatura alle prossime elezioni? E allo stesso tempo come fa la Tacconi a controllare l’operato di Benini e della Giorgeri che sono poi i suoi datori di lavoro?».
La risposta di Roberto Azzi è semplice. «Nulla di illegale in questo caso – spiega il referente del Carroccio nella città del Golfo – ma le questioni, appunto, di opportunità conducono a quella che, a nostro giudizio, al di là della responsabilità disciplinare della Tacconi, è una grave responsabilità politica di cui Benini e Giorgeri dovranno rispondere ai cittadini follonichesi. Perché ci domandiamo come fanno, di fronte ad un infortunio evidente e dietro ad un ricovero ospedaliero, con la necessità di un’assenza dal lavoro, abbiano giustificato la presenza della Tacconi, non ad uno, ma a più eventi pubblici avvenuti in orario d’ufficio. Dunque noi non vogliamo sostituirci a nessuno per appurare eventuali, altre, responsabilità, ma come Lega denunciamo quella politica che è grave e che, evidentemente, mette in imbarazzo lo stesso primo cittadino ed il suo assessore».
Sulla vicenda interviene anche il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi. «Abbiamo letto le dichiarazioni della Tacconi che minaccia querele nei confronti del nostro consigliere Daniele Pizzichi e dei due colleghi che hanno sollevato il caso – sostiene Ulmi -. Come Lega diamo tutto il nostro sostegno a Pizzichi che ha avuto il merito, insieme a Cecchini e Gianfaldoni, di far capire ai cittadini quello che stava accadendo e di dare loro una possibilità di giudizio in più sull’operato del sindaco Benini e dell’assessore Giorgeri. Un comportamento che la Tacconi, fra l’altro, ammette e ricevendo, e questa è la cosa che più ci lascia perplessi, la solidarietà anche di alcuni compagni di partito. A nostro giudizio – aggiunge il segretario del Carroccio – questo è il rischio che si corre dopo settanta anni ininterrotti di governo pensando, evidentemente, che ogni comportamento possa essere giustificato”. Ulmi conclude con una riflessione in vista della prossima scadenza elettorale. “Credo – afferma – che il sindaco Benini e l’assessore Giorgeri, di fronte all’evidenza, dovrebbero dimettersi anticipando di poche settimane quello che, siamo convinti, sarà il giudizio degli elettori di Follonica».