FOLLONICA – Il PD di Follonica e tutti i candidati consiglieri della lista Pd per Andrea Benini esprimono «il loro appoggio alla presa di posizione ferma del sindaco Andrea Benini nel chiedere che venga cancellato ogni possibile equivoco contenuto nel Piano operativo del Comune di Scarlino. Da anni l’unione comunale del PD follonichese si è schierata, prima a fianco del sindaco Eleonora Baldi e poi del sindaco Benini, sostenendone tutti gli atti rivolti a impedire che l’inceneritore di Scarlino potesse svolgere la sua attività mettendo a rischio la salute dei cittadini. Non ci tireremo indietro proprio adesso».
«Siamo convinti che l’amministrazione comunale di Scarlino, che negli ultimi anni è sempre stata al fianco di quella di Follonica nella battaglia contro l’inceneritore, abbia approvato il Piano operativo certo non con l’intenzione di favorire un nuovo inceneritore. Riteniamo quindi che procedere in autotutela facendo un’osservazione che ne chiarisca la volontà sia un atto concreto che toglie ogni dubbio e sul quale siamo pienamente concordi».
«Non possiamo, però, non sottolineare come, nel centrodestra, continui l’affannosa ricerca di visibilità alla quale corrisponde, però, una memoria corta e selettiva – prosegue il Pd -. I candidati, tandem Di Giacinto & Travison scendono in pista sulla questione inceneritore accusando la sinistra di ambiguità, il sindaco Benini di essere iscritto al PD perciò di non essere credibile e la segretario PD Tacconi di essere stata assessore provinciale».
«Dimenticano, però, che i sindaci di centrosinistra che hanno governato Follonica dal 1995 (Bonifazi, Saragosa, Baldi, Benini) e le forze politiche che li hanno sostenuti hanno le carte in regola; lo dimostrano i ricorsi al TAR e Consiglio di Stato contro l’inceneritore fatti dal 1996 ad oggi 2019, che hanno portato al blocco dell’impianto. Stessa cosa non può dirsi per il centrodestra che, seppure è vero che non ha mai governato la nostra città, ha governato l’Italia, con quattro diversi Governi Berlusconi dal 1994 al 2011. Azioni concrete per contrastare l’impianto di Scarlino o indirizzare il ciclo dei rifiuti verso una chiusura più virtuosa? Nessuna!».
«Anzi, cogliamo l’occasione per ricordare all’amico Di Giacinto il convegno col ministro Altero Matteoli alla Corte dei Tusci del 11/10/2009 durante il quale il ministro pose con forza la necessita di realizzare l’inceneritore (vedi allegato 1) e a cui la sindaco Baldi rispose con forza ribadendo la nostra contrarietà. Non accettiamo la morale da chi negli anni ha proposto, e continua a farlo per bocca del ministro Salvini, un modello di chiusura del ciclo dei rifiuti costruito intorno agli inceneritori e tenta di screditare Andrea Benini e i candidati della lista Pd considerando l’appartenenza al Partito Democratico un marchio di infamia. Siamo certi che i follonichesi sapranno distinguere le chiacchiere dall’impegno serio e costante di questi anni portato avanti dalle amministrazioni di centrosinistra» conclude il Pd.