di Barbara Farnetani
MASSA MARITTIMA – Al liceo Classico di Massa Marittima si punta sulle nuove tecnologie. È il progetto Erre Cubo, che, mettendo in rete il liceo classico, mira a formare un grande istituto virtuale unico, accorpando tre licei che rischiavano la chiusura, quali Aulla, Barga e appunto Massa Marittima. Il progetto, il cui protocollo è stato firmato dai tre comuni, dagli Istituti superiori, dall’Uncem e dal ministero della Pubblica istruzione, è un scommessa che mira a garantire l’organico necessario anche in caso di pochi iscritti, e ad arricchire l’offerta formativa tipica del liceo, grazie all’introduzione di quattro percorsi assolutamente nuovi rispetto al programma usuale del classico: per quanto riguarda l’ambito linguistico comunicativo, sono previsti “A scuola di giornalismo” e “A scuola di immagini” per l’ambito storico archeologico “Culture a contatto: la memoria dei popoli” per l’ambito didattico trasversale “La multimedialità nella didattica delle lingue antiche”.
L’intento è quello di arricchire le competenze di insegnanti e studenti anche attraverso il sistema delle teleconferenze e più in generale la realizzazione di una rete che permetta di svolgere attività didattiche di più ampio respiro rispetto al passato. “Tutto è nato dalla necessità di reperire nuovi iscritti – ha affermato il vicesindaco Luana Tommi (nella foto sopra) – il progetto Rcubo ha rivoluzionato il modo tradizionale di fare formazione inserendo innovazione e mettendo il liceo al passo con i tempi.” “Con questo progetto – ha affermato Francesco Bisconti, responsabile innovazione Uncem – abbiamo evitato la chiusura di tre licei. L’utilizzo della nuova tecnologia, ad esempio per la storia dell’arte, permette quasi di toccare con mano i dipinti degli Uffizi o le opere del territorio. Ma le nuove tecnologie consentono anche ai ragazzi di lavorare in un gruppo in rete.” “Spesso le scuole hanno difficoltà di autopromozione, e mancano di appeal, – sottolinea il Coordinatore del progetto per l’Uncem Paolo Bissoli – quello che si è fatto non è una scuola virtuale, ma reale affiancando alle attività normali di questo tipo di scuola quattro nuovi progetti e dotando gli studenti di I-pad per rendere più agevole l’accesso alle nuove tecnologie”
La scuola nel frattempo sta ricontattando i due studenti che avevano chiesto di iscriversi e che avevano rinunciato perchè non c’erano i numeri per formare una nuova quarta ginnasio. “L’idea – afferma il Dirigente scolastico Nicola Ottaviano (nella foto a destra) – è di sommare gli iscritti e riuscire così a garantirsi un organico come se si trattasse di un unico istituto” questo consentirà di avere alcuni insegnamenti fondamentali garantiti dal ministero mentre per gli altri sarà la scuola a provvedere, magari utilizzando i propri fondi. “Il fatto che la classe esista forse porterà nuove iscrizioni – continua il preside – comunque anche se non dovessimo aver iscritti parteciperemo comunque al progetto anche in un’ottica futura” “Potrebbe essere un progetto che da una criticità si trasforma in una opportunità di crescita” ha sottolineato Romina Zago dell’Uncem, mentre il presidente Oreste Giurlani ha aggiunto “Noi su questo progetto ci giochiamo il futuro, siamo i primi che mettiamo insieme più scuole facendo un istituto virtuale: questa è una scommessa che vede i comuni in prima fila ma anche il ministero dovrà fare la sua parte garantendo la formazione dei docenti per quanto riguarda le nuove tecnologie”.