CASTEL DEL PIANO – «La lista “Per un Comune di tutti” sembra prestare particolare attenzione al bilancio del Comune. Infatti il suo portavoce, Giglioni, espone con particolare veemenza il disastro economico e finanziario nel quale verserebbe il Comune di Castel del Piano oppresso, a suo dire, da debiti e mutui» così interviene il sindaco di Castel del Piano Claudio Franci.
«Mi sembra doveroso, per il rispetto che nutro verso i cittadini, di fornire i dati sui quali vengono basate tali affermazioni. Al 31/12/2008 l’indebitamento attraverso mutui del Comune di Castel del Piano era pari a 5.479.000 euro ed a fideussioni per un importo pari a 700.000. Le fideussioni erano state prestate a fronte di investimenti effettuati da soggetti istituzionali riconducibili alla Amministrazione comunale. ASP Vegni, Consorzio Amiata Sviluppo e Consorzi stradali. Al 31/12/2019 l’indebitamento da mutui sarà di euro 1.953.000».
«Gli unici mutui stipulati nell’ultimo decennio hanno un importo complessivo pari a 512.000 euro e sono stati contratti nel 2010, finalizzati al cofinanziamento della riqualificazione dell’area industriale di Cellane, (investimento complessivo di tre milioni di euro), e per la sistemazione del tetto e delle facciate del Palazzo Comunale, investimento complessivo 660.000 euro – continua Franci -. Mi sembra alquanto evidente la scelta effettuata dalla Giunta in questi anni : continuare ad investire in infrastrutture utilizzando le risorse che potevano essere acquisite nel sistema dei finanziamenti regionali,comunitari etc… senza ricorrere ad un indebitamento che sarebbe stato penalizzante nei confronti dei cittadini, delle generazioni future e di difficile gestione dal punto di vista del bilancio».
«Ventotto dei mutui stipulati dalle Amministrazioni succedutesi dal 2000 al 2009 scadranno entro il 2024, quattro entro il 2020,sette entro il 2021,dieci entro il 2022 etc… Il candidato Giglioni, dovrebbe sapere che in questi anni stiamo restituendo la parte capitale dei mutui e di bassa incidenza è la parte rappresentata dagli interessi, si desume perciò che una rinegoziazione dei mutui, ammesso che questa sia possibile, avrebbe scarso impatto sulla spesa corrente del bilancio comunale. Nella campagna elettorale è giusto che ognuno dica la sua, ma mi aspetto anche che non si copra il vuoto d’idee con la costruzione di fantasmi e catastrofi inesistenti. Chi si avvicenderà al governo del Comune troverà una situazione trasparente e sostenibile dal punto di vista finanziario e del bilancio. L’indebitamento complessivo del comune è pari al 3% del bilancio, quando la normativa vigente consentirebbe un limite del 10%».
«Mi permetto inoltre di sottolineare che nonostante la legislatura sia ormai da considerarsi conclusa la Giunta sta presentando nuovi progetti di riqualificazione che possano consentire al Comune di accedere a finanziamenti , non preoccupandosi certo di quale maggioranza beneficerà di tale lavoro. Questi progetti riguardano la riqualificazione del Teatro Amiatino, del Prato della Contessa, dei Parchi Comunali, del Centro Commerciale Naturale. Abbiamo lavorato in questi anni mettendo al centro gli interessi della nostra comunità e continueremo a farlo fino al 26 maggio» conclude Franci.