GAVORRANO – Domani saranno tre anni da quando, nella notte del 20 marzo 2016, un pullman proveniente da Valencia si schiantò sull’autostrada A7 all’altezza di Freginals, in provincia di Tarragona in Spagna, il tragico incidente in cui persero la vita 13 studentesse del programma Erasmus, di cui sette italiane. Sull’autobus c’erano 57 studenti delle università di Barcellona, studenti di 22 nazionalità diverse, tra di loro anche Elena Maestrini di Bagno di Gavorrano.
Non solo per i genitori ma per tutta la comunità gavorranese il dolore per la scomparsa di Elena è ancora una ferita aperta perché oggi, alla vigilia dell’anniversario dell’incidente, non si riaccende soltanto il dolore ma anche l’incomprensibilità di una tragedia che tutt’oggi non ha trovato un responsabile. “Di chi è la colpa?” è la domanda alla quale le famiglie delle vittime attendono ancora una risposta mentre la giustizia spagnola non sembra volerlo individuare in tempi brevi. La faccenda giudiziaria che ruota intorno all’incidente, ancora oggi, dopo tre anni, è ai primi passi, tra archiviazioni, ricorsi e indagini perennemente in fase preliminare. Le risposte per i familiari, nonostante le battaglie legali internazionali, sono pari a zero. L’unica certezza è un bilancio di vittime pesantissimo, impossibile da comprendere in assenza di risposte ufficiali.
Come ormai da tradizione a Gavorrano, Elena verrà ufficialmente ricordata alla sede dell’associazione Auser in via Curiel di Bagno di Gavorrano. La commemorazione, alla quale prenderanno parte le autorità e i familiari, è in programma per domani, 20 marzo alle 17.