ROCCASTRADA – Non era vero nulla. Sono stati i Carabinieri forestali a smascherare e denunciare l’uomo che, il 26 gennaio scorso, aveva denunciato di essere stato morso da un lupo mentre stava passeggiando da solo nei boschi. I fatti, come hanno accertato i Carabinieri Forestali della stazione di Paganico, coadiuvati dalle stazioni forestale di Roccastrada, Grosseto e di Massa Marittima, dal NIPAAF, dalla Sezione operativa antibracconaggio di Roma (SOARDA) e dal Nucleo operativo radiomobile di Grosseto, sono andati diversamente.
A ricostruire i fatti il comandante Alessandra Baldassarri. Da subito dal racconto dell’uomo sono emerse «forti contraddizioni. L’uomo, quel sabato 26 gennaio, non era da solo a passeggiare nei boschi di Sticciano, nel comune di Roccastrada, ma partecipava ad una battuta di caccia alla volpe insieme ad altri cacciatori. L’uomo, residente nella provincia di Vicenza, era senza fucile, poiché il porto d’armi era stato sospeso per una denuncia subita qualche tempo prima per l’uccisione di fauna protetta».
Nel tentativo di aiutare i colleghi cacciatori a caricare i cani sulle auto «l’uomo è stato morso da uno dei cani da caccia, regolarmente detenuto e vaccinato. Resta da chiarire perché abbia dichiarato di essere stato morso da lupi, ingannando anche i medici, poiché non esiste nemmeno una esauriente documentazione medica sulle ferite provocate da questi animali, data la rarità dell’evento. Nei rari casi in cui ciò sembra avvenuto, relativamente ad esemplari in cattività all’interno di parchi o zoo, i dati riportano gravi lesioni dei muscoli, dei tendini e delle ossa».
Con le sue dichiarazioni, l’uomo ha creato un caso che è rimbalzato su tutti i giornali d’Italia, procurando un allarme ingiustificato; ha inoltre costretto l’elicottero Pegaso a fare un lungo e costoso viaggio notturno per portare in urgenza i vaccini antirabbici a Grosseto. Per tutti questi motivi è stato denunciato per procurato allarme. «I dati scientifici – continua la nota dei carabinieri -, ribaditi dal progetto MedWolf, confermano che il lupo non rappresenta un rischio concreto per la sicurezza delle persone. Il gruppo Carabinieri Forestale di Grosseto passa attentamente al vaglio tutte le affermazioni dei soggetti che dichiarano di aver corso rischi o pericoli con i lupi, al fine di accertarne la reale consistenza, ed evitare che si diffondano, anche sulla stampa, notizie false o allarmistiche che possano mettere in pericolo la conservazione della specie o la percezione della sicurezza da parte dei cittadini, anche a tutela delle categorie economiche che operano sul territorio aperto».