FOLLONICA – Sono iniziati i lavori per la realizzazione dell’area ristoro, in località Martellino, all’ingresso del Parco di Montioni. Il progetto, approvato dalla giunta comunale di Follonica in collaborazione con le Bandite di Scarlino, ha l’obiettivo di riqualificare l’area e renderla maggiormente fruibile ai cittadini. Il progetto, che ha un valore complessivo di 38 mila euro, prevede la delimitazione dell’area con una staccionata, l’installazione di una fontana con un punto acqua, tavoli e panche in legno, un punto cottura con griglie in acciaio, un chiosco informativo, un’area giochi per bambini con altalene, dondoli e seggioline, una tettoia e una segnaletica con pannelli informativi.
“Siamo felici di poter offrire ai cittadini – ha spiegato Andrea Benini, sindaco di Follonica – un’area attrezzata per vivere al meglio il Parco di Montioni e l’intera area verde che rappresenta, per la nostra comunità, un inestimabile valore. L’obiettivo è quello di riuscire a finire i lavori entro Pasqua in modo da restituire ai cittadini un patrimonio naturale già per le prossime festività di primavera. Un valore aggiunto per Follonica, anche perché permetterà ai cittadini di poter passare una giornata all’aria aperta usufruendo di servizi quali griglie, fontanelle e area per bambini”.
“Oltre all’area ristoro, che definisce la porta follonichese al Parco di Montioni, abbiamo elaborato con l’Università degli studi di Firenze – ha spiegato Andrea Pecorini, vicesindaco e assessore al Parco di Montioni – una serie di progettualità a medio e lungo termine da inserire nel complesso forestale di Montioni. Insieme ai Comuni di Piombino, Campiglia, Suvereto e Massa Marittima, abbiamo definito la carta d’identità del parco, che diventerà presto una riserva regionale. Dallo studio fatto dall’Università sono emerse alcune visioni che daranno vita a tre progetti distinti: il primo turistico ricreativo con percorsi tematici, piste ciclabili, percorsi sportivi e un museo delle tradizioni silvo-pastorali; il secondo è un progetto energetico per la ricostruzione della filiera tra bosco e città, con impianti a biomasse utilizzati durante il taglio del bosco; il terzo è un progetto naturalistico con percorsi botanici e didattici. Tutto questo per continuare il percorso intrapreso e rendere sempre più l’area naturale intorno Follonica un vero patrimonio per la comunità”.