GROSSETO – «Dopo la partecipatissima manifestazione in piazza Barzanti, i pastori sono nuovamente scesi in piazza contro l’assurda pretesa delle industrie di trasformazione di pagare il latte ad un prezzo inferiore ai costi sostenuti per produrlo» afferma il Partito comunista. «Noi comunisti solidarizziamo e sosteniamo la tenace lotta di questa importante categoria di lavoratori contro i monopolisti lattiero-caseari».
«Siamo lieti di sapere che la lotta partita dai pastori sardi si stia estendendo anche al centro Italia. Anche perché la Toscana, con le sue 471 mila unità, è la quarta regione per numero di pecore. Riteniamo poi sacrosanta la rivendicazione di un prezzo del litro di latte non inferiore ad un euro più iva – continua la nota -. Di fronte ad una politica nazionale e regionale impotente perché schiacciata dai diktat del mercato e dai vincoli europei, noi comunisti evidenziamo la necessità di estendere le proprie istanze, mirando alla realizzazione di processi di pianificazione per evitare la sovrapproduzione che consente ai monopoli dell’industria agroalimentare di abbassare i prezzi di acquisto del latte. Tali scelte di rottura rispetto all’UE e alle dinamiche capitalistiche permetterebbero una vera rivitalizzazione del settore agro-pastorale, indispensabile per il nostro territorio. Il Partito comunista e il Fronte della Gioventù comunista invitano all’unità di classe e ad intensificare la giusta lotta contro i monopoli caseari».