CAPALBIO – «La vertenza pastori sta raggiungendo sempre più un punto di non ritorno. Una questione annosa e particolarmente sentita in diverse regioni italiane ed anche in Maremma, un territorio dove l’allevamento e la pastorizia rappresentano da moltissimi anni una fonte di sostentamento per diverse centinaia di imprese agricole che sono parte integrante di un’altrettanto importante filiera delle produzioni di eccellenza nel nostro distretto agricolo-alimentare» afferma il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori.
«Per tale motivo e anche alla luce delle manifestazioni dei pastori anche maremmani e Capalbio tenutesi nei giorni scorsi la Giunta comunale, convocata nella mattinata di oggi, ha affrontato di nuovo la questione. Una presa di posizione importante che si aggiunge a diverse altre che in questi giorni a più livelli istituzionali stanno prendendo campo. Il Comune di Capalbio non è la prima volta che si manifesta con determinazione accanto alla categoria. Un problema che si trascina da anni e che sta portando il sistema della produttività anche locale al collasso, schiacciato dal prezzo del latte troppo basso, dalla pressione fiscale eccessiva, dalla concorrenza, talvolta sleale, dei produttori di oltremare, dalle predazioni con tutto quanto di negativo al seguito. La Giunta ha sollecitato il sindaco affinché ancora una volta si faccia latore presso ogni Istituzione della problematica dandole così la maggior visibilità possibile. Proposte politiche e di azione da sottoporre alla Regione, al Governo e alla UE e di ascolto nei confronti di chi vive quotidianamente una realtà complicata che non può e non deve essere abbandonata dalle burocrazie e politica di ogni livello. Sì tratta di salvaguardare il PIL delle nostre aziende, la valenza delle nostre produzioni, le famiglie e gli indotti con la difesa la difesa di una categoria professionale che ha caratterizzato e caratterizza tutt’ora la nostra terra con le sue produzioni d’eccellenza raggiunte con il duro lavoro e sacrificio».