GROSSETO – Un bando per l’alta formazione e la ricerca che si pone l’obiettivo di avvicinare cultura e scienza e moltiplicare così le opportunità offerte agli aspiranti ricercatori. Le linee essenziali dell’avviso che la Regione Toscana lancerà ufficialmente entro poche settimane, saranno anticipate mercoledì 6 febbraio, dalla vice presidente della Regione Monica Barni nell’ambito di un evento organizzato presso la biblioteca “F. Chioccon” dell’Isgrec alla Cittadella dello studente, dalle ore 11.00.
Quello di Grosseto è il sesto appuntamento – dopo Firenze, Pisa e Siena, Lucca e Prato – che la Regione ha organizzato per presentare in anteprima al mondo accademico e della ricerca la novità, unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura. I progetti di ricerca devono essere realizzati in collaborazione fra Università, enti di ricerca e operatori della filiera culturale e creativa regionale.
La misura è cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanisì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
«I progetti che saranno ammessi andranno a finanziare cento assegni biennali – spiega la vice presidente Monica Barni – destinati ad altrettanti giovani laureati magistrali sotto i 36 anni. Serviranno a dare soluzione a problemi reali delle istituzioni culturali coinvolte, favorendone ad esempio l’innovazione tecnologica e gestionale, con progetti la cui finalità è quella di rendere più aperta e partecipata l’offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l’occupabilità, creando ponti fra discipline diverse, attraverso l’uso della tecnologia al servizio della cultura».
Ad essere coinvolte saranno le istituzioni culturali, ovvero musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, istituzioni nel settore della musica e dello spettacolo che potranno collaborare a progetti presentati da Università e centri di ricerca pubblici. Il progetto potrà essere supportato anche da altri partner, come istituzioni pubbliche, imprese e altri soggetti privati.
«Anche l’appuntamento di Grosseto – spiega ancora Monica Barni – seguirà il modello già sperimentato, presentando esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori, ma anche per tutti i cittadini. Contiamo di pubblicare il bando nelle prossime settimane. Ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell’introduzione di moderne tecnologie, prima fra tutte quella digitale».
L’incontro si terrà il 6 febbraio nella Biblioteca dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea alla Cittadella dello Studente. Dopo i saluti del coordinatore dell’Isgrec, Loriano Valentini, e l’introduzione della Vicepresidente della Regione Toscana e Assessora alla Cultura, Università e Ricerca Monica Barni, seguiranno gli interventi di Lucio Argano (esperto di progettazione culturale) sulle positive contaminazioni tra ricerca e cultura, Roberto Ferrari (Direttore Cultura e Ricerca) e Lorenzo Bacci (Dirigente settore diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca della Regione Toscana) che presenteranno gli elementi essenziali del bando assegni per la cultura, Alessandro Bollo (Direttore del Polo del ‘900 di Torino) che presenterà un caso studio. Al termine sarà dato spazio al dibattito e alle domande degli intervenuti.
Info: ISGREC, Cittadella dello studente, tel.0564.415219, segreteria@isgrec.it