CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Il patentino dell’ospitalità”, un progetto di formazione permanente che rientra nell’ambito della valorizzazione e promozione del territorio, già portato avanti da molte delle amministrazioni comunali coinvolte come Castiglione della Pescaia nel G20 delle spiagge, nel mese di febbraio darà vita nel centro maremmano a un primo ciclo di incontri formativi rivolti agli operatori dell’accoglienza e alla cittadinanza, con l’obiettivo di approfondire temi culturali e storici legati al nostro territorio.
Il primo confronto in programma è fissato per giovedì 7 febbraio alle ore 21.00, all’interno della sala consiliare Gabriella Lorenzoni, in via Cesare Battisti. In quell’occasione i presenti dialogheranno con il giornalista Emilio Casalini sul tema: “Accogliere è raccontare”.
Volto noto della trasmissione televisiva di RaiTre Report, negli anni Casalini ha dedicato molto del suo lavoro, firmando inchieste giornalistiche di valore, andando spesso a presentare tutte le possibili occasioni per migliorare il Paese e come immaginare il suo futuro.
«Castiglione della Pescaia – sostiene Casalini – è un luogo speciale per la sua collocazione, per la sua storia, per le scelte, anche di carattere ambientale e di sviluppo sostenibile che lo hanno reso noto. Ma come tutti i luoghi italiani con un forte perno economico centrato sull’economia balneare, ha bisogno di ritrovare una narrazione che colleghi insieme tutte le caratteristiche identitarie del proprio territorio, che le unisca: natura, artigianato, storia, cultura, paesaggio, non sono solo dei fondali di una società ma le mura che forse hanno bisogno di una rinfrescata in chiave contemporanea».
«Occupandomi di narrazione – Casalini anticipa qualcosa del suo intervento – che una delle chiavi principali su cui l’industria dell’accoglienza turistica si concentra, ma in realtà lo abbiamo sempre fatto, abbiamo raccontato noi stessi e trovato chi ne fosse interessato. Solo che prima i destinatari erano quelli vicini, mentre oggi è il mondo intero, e la sfida diventa molto più complessa e non basta più “darsi da fare ed essere simpatici, come noi italiani sappiamo fare”. Oggi senza una cura estrema ai dettagli, senza una conoscenza profonda proprio di ciò che è necessario curare, senza una progettualità a lungo raggio che poche località balneari in Italia stanno adottando seriamente, la sfida è destinata ad essere persa».
«Parleremo di questo nell’incontro – spiega il giornalista – di accoglienza, di cura, di dettagli, di tecnologie e intelligenza artificiale, di rete e condivisione opposte a campanilismo e particolarismo, e molto di narrazione, per trasformare ciò che siamo e che spesso ci siamo perfino dimenticati di essere, nella migliore scommessa per il nostro avvenire».
«Un percorso di formazione condiviso con gli operatori – sostengono il sindaco Giancarelo Farnetani e l’assessore al turismo Susanna Lorenzini – che dovrà consentire al mondo dell’accoglienza castiglionese un’approfondita conoscenza del territorio in cui operano. In novembre partiamo con i seminari utili al rilascio del patentino dell’ospitalità, un progetto di formazione permanente nell’ambito della valorizzazione e promozione del territorio, che raccoglie una serie di corsi e seminari gratuiti rivolti alla cittadinanza e agli operatori con l’obiettivo di approfondire temi culturali legati al mondo professionale».
Gli altri appuntamenti del progetto per il “Patentino dell’ospitalità” sono in programma il 13 febbraio presso il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, il 21 febbraio al Circolino di Buriano, il 28 febbraio a Casa Ximenes nel cuore della riserva naturale della Diaccia-Botrona, il 7 marzo all’interno delle ex scuole elementari di Tirli e il 14 marzo nei locali della Delegazione comunale Punta Ala.