CAASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Si chiama decreto sicurezza, ma in realtà significa proprio il suo contrario. Il provvedimento recentemente approvato dal governo giallo-verde ed entrato in vigore lo scorso 4 dicembre, crea profondi ostacoli alla gestione dell’accoglienza e all’integrazione dei richiedenti asilo che si trovano nei nostri Comuni. L’ennesima maldestra misura cerca-consenso aggrava un’emergenza sociale che le nostre amministrazioni sono chiamate a fronteggiare con i modesti mezzi disponibili. Bisogna in questo caso animare e sostenere una vera e propria “campagna di verità”». Così si legge nella nota dell’unione comunale del Pd di Castiglione della Pescaia.
«Gli stranieri espulsi dai centri di accoglienza non saranno certo rimpatriati come ha promesso la Lega in campagna elettorale. I richiedenti asilo verranno invece sbattuti fuori senza un documento di identità né una minima copertura sanitaria. Esseri umani soli e allo sbando in un territorio che non li riconosce, non li accoglie e non li integra. Il rischio di gettare queste persone tra le mani della malavita è sempre più alto».
«Questo può far comodo a un partito come la Lega, che lucra i suoi successi sulla paura e sul disordine, ma crea una situazione di allarme sociale sempre più ingovernabile. Nessuna misura, dunque, nessuna risposta da parte di un governo che si conferma sempre più in mano alla sua componente razzista e intollerante».
«Questo il quadro: immigranti abbandonati a sé stessi, territori senza alcuna risposta e alcuna preparazione all’ accoglienza, cittadini italiani orientati all’ odio e al rancore nei confronti del “diverso” attraverso campagne propagandistiche che hanno il solo l’effetto di alimentare la disgregazione sociale. Che questa sia una deliberata volontà politica e non il frutto di ignoranza e leggerezza, è dimostrato dal fatto che l’attuale governo ha tagliato i fondi destinati ai progetti di riqualificazione urbana già stanziati da governi Renzi e Gentiloni. A questo sciagurato disegno bisogna reagire con tutte le armi che la democrazia mette a disposizione delle comunità locali. Bene ha fatto dunque la Regione Toscana a presentare ricorso presso la Corte Costituzionale. Contro questa deriva irresponsabile è necessario che vengano ascoltati i Comuni, vengano corrette le storture contenute nel decreto – peraltro di dubbia legittimità costituzionale – e si prenda esempio dalle buone pratiche di integrazione diffuse nel territorio nazionale».
«In questo senso, l’impegno congiunto di Prefetture e Comuni non può che produrre benefici e ricadute positive sull’intera comunità. La sicurezza si favorisce attraverso la programmazione, l’inclusione e la coesione sociale, pratiche evidentemente sconosciute all’attuale ministro dell’ interno e ai suoi collaboratori. Ricordiamo ai ministri del governo giallo-verde l’ammonimento del Presidente della Repubblica Mattarella: “la sicurezza si realizza se è garantita la convivenza.” L’Unione comunale del PD di Castiglione della Pescaia si unisce al coro di proteste contro il cosiddetto “decreto sicurezza” del governo Conte che si stanno levando dai Comuni e da tutti i cittadini sensibili ai temi dell’accoglienza e del rispetto dei diritti fondamentali. Il concetto della sicurezza “fai da te” che nega l’ospitalità agli immigrati e lascia poi che nascano i controllori di vicinato e si incentivi l’uso di armi a scopo di autodifesa ci trova del tutto contrari».
«La sicurezza nasce dalla coesione sociale, dall’integrazione, dal rispetto della dignità umana e dalla diffusione della cultura, tutte cose che sono state messe in ombra dal decreto governativo. Il Comune di Castiglione della Pescaia sta mettendo grosso impegno per garantire la sicurezza dei propri cittadini, dei propri ospiti e del territorio non tralasciando nessun aspetto di questo tema complesso, compresa la sicurezza sociale».