GROSSETO – “In continua crescita le attività specialistiche pediatriche, sia nel numero delle visite, sia nella qualità offerta. All’inizio del nuovo anno, è positivo il quadro dei risultati dei servizi specialistici pediatrici di Grosseto” a fare il bilancio sulle attività delle attività legate ai bambini è la Asl in una nota.
“Anche sulla base dell’aumento delle prestazioni – spiega la nota – quindi dei pazienti e per rendere più gradevole l’attesa dei bambini, c’è stata due giorni fa la consegna di alcuni giochi, donati dalla Scuola di Musica G. Chelli, situati nella sala di aspetto presso gli ambulatori della pediatria, ampliata e riqualificata. Nel 2018, sono state erogate oltre 2500 prestazioni nel campo della allergologia, diabetologia, fibrosi cistica, gastroenterologia, celiachia, onco-ematologia, monitoraggio dei neonati a rischio, neuropediatria, nefrologia ed ecografia, a cui si debbono aggiungere oltre 900 prelievi ematici con percorso specifico. A oggi l’attesa media per una prima visita o per un’ecografia (reni, encefalo, anche) è di circa un mese, ma con possibilità di accesso in meno di 15 giorni per i bambini con patologie croniche quali fibrosi cistica, diabete o celiachia. In tutti i casi l’attesa si riduce a pochi giorni se ci sono caratteristiche di urgenza grazie ad un contatto diretto tra il pediatra di libera scelta e quello ospedaliero”.
“In un servizio sanitario orientato sui cittadini tutte le risorse devono essere ottimizzate, il buon rapporto tra attività ospedaliera e del territorio è un elemento caratterizzante di questo obbiettivo, tanto più in una provincia delle dimensioni della nostra” – afferma la dottoressa Susanna Falorni, direttore della Pediatria e Neonatologia di Grosseto e Orbetello.
“In questo senso la Pediatria offre un servizio ambulatoriale costituito da numerose attività specialistiche – chiarisce la Asl -percorsi multidisciplinari di diagnosi e follow up di alcune patologie croniche (fibrosi cistica, diabete, celiachia) o finalizzati all’esecuzione di indagini invasive (endoscopia digestiva, risonanza magnetica in anestesia generale), day hospital per la somministrazione di terapie non erogabili a domicilio, nonché prelievi ematici a bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Tutte queste attività sono a disposizione delle famiglie tramite i pediatri di libera scelta o gli specialisti ospedalieri, in tutte quelle situazioni che non necessitano ricovero, per avere una diagnosi, definire una cura o controllare una patologia. A Grosseto, un valore aggiunto che fa la differenza nell’offerta dei servizi ai bambini, in particolare per quanto riguarda l’emergenza-urgenza, è il Pronto Soccorso pediatrico, presso il Misericordia, unico in Toscana oltre all’ospedale pediatrico Meyer”.
“Il dottor Alessandro Monaci – dice ancora la nota – responsabile delle attività specialistiche pediatriche, ha stilato la Carta dei servizi ambulatoriali, condivisa in una Conferenza dei Servizi, a settembre 2018, con i pediatria di famiglia, in un’ottica di integrazione dei percorsi pediatrici per migliorare sempre di più la qualità delle cure per i bambini. La Carta dei servizi risponde all’esigenza di definire le regole nel rapporto tra l’ambulatorio della Pediatria e i cittadini che ne usufruiscono. Rappresenta uno strumento di comunicazione e di informazione che permette agli utenti di conoscere i servizi offerti e le modalità di accesso”.
“Il nostro reparto, con il supporto della direzione – conclude Falorni – continuerà a impegnarsi per migliorare l’efficienza dei propri ambulatori e a garantire prestazioni specialistiche sempre più vicine ai bambini e ai loro genitori. Da sempre lavoriamo per mantenere alta la qualità dei servizi offerti al bambino, come testimonia la certificazione ABIO-SIP di ‘Ospedale all’Altezza di Bambino’, ottenuta lo scorso anno ed è in quella direzione che proseguiamo a lavorare. Questo vale per l’ambulatorio, ma anche per tutti i settori dove siamo impegnati: dal nido alla patologia neonatale, dal pronto soccorso al reparto di degenza, fino all’attività pediatrica svolta negli ospedali di Orbetello e Massa Marittima”.