CAPALBIO – «Il 20 dicembre si è tenuta, a Siena, l’annuale assemblea dell’Ato 6 per l’approvazione del bilancio 2019, dove si stabilivano le quote che i singoli comuni dovranno versare nello stesso anno per il servizio di nettezza urbana: la Tari. Ebbene nessun rappresentante del nostro Comune era presente a questa importante assemblea, anzi per garantire il numero legale di questo inefficiente e costoso carrozzone, voluto dal Pd, il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, avrebbe delegato a rappresentare i legittimi interessi dei cittadini capalbiesi, il sindaco di Monte Argentario». A parlare è Guido Valentini, responsabile del coordinamento del centrodestra capalbiese.
«Risultato della sciagurata operazione, è stato l’aumento di circa il 10% per il Comune di Capalbio che si tradurrà nello stesso aumento sulla Tari a partire da luglio 2019 – prosegue la nota dell’opposizione -. Per un servizio già carissimo, fra i più cari d’Italia ed inefficiente, particolarmente odiato dalla quasi totalità dei cittadini anche per l’incarico che questa amministrazione ha dato ad “Andreani Tributi”. Il sindaco, invece di tutelare i nostri interessi, si trovava all’ennesima manifestazione scolastica, dove di solito da il meglio di sé. Viste le sue continue presenze nei plessi scolastici, gli auguriamo a breve una nomina: “Insegnante ad honorem”. Mentre dell’assessore al bilancio, Teodoli, per quel giorno, non è dato sapere in quali importanti faccende fosse impegnato».