GROSSETO – È necessario un confronto tra sindaci e Governo per evitare maggiori problemi per la comunità. La pensano così nel Partito democratico Federico Badini, Consigliere comunale Castel del Piano, Segretario Unione Comunale PD Castel del Piano, Hannah Lesch, Consigliere comunale Manciano, Segretario Unione Comunale PD Manciano, Marco Di Giacopo, Consigliere comunale Grosseto.
«Il Presidente della Repubblica Mattarella – scrivono – , nel suo messaggio di fine anno, ha espresso un concetto che crediamo profondamente giusto: la sicurezza c’è se tutti si sentono rispettati. Da qui vogliamo partire. Nel mezzo al marasma scatenato dalle prese di posizione dei vari sindaci e amministratori di tutta Italia, non ci sentiamo di restare in silenzio, sia come amministratori, sia come giovani impegnati in politica».
«Le conseguenze del Decreto Sicurezza si preannunciano preoccupanti: puntare sull’abolizione del permesso di soggiorno umanitario provocherà un aumento degli irregolari sul territorio, con un peggioramento della situazione sia per questi, che dovranno vivere di espedienti, sia per chi il territorio lo vive e lo amministra. Andare a colpire il sistema SPRAR, giudicato come il più efficace in materia di accoglienza, complicherà ulteriormente le cose, nei piccoli centri che nella nostra provincia hanno aderito a questo sistema o ad altri simili, ma anche in quelli che, come il capoluogo ed altri, si è inspiegabilmente deciso di non adottare questo sistema. In Toscana si rischia che circa cinquemila persone vengano relegate in una condizione di irregolarità, con la conseguenza di spingerle verso l’illegalita e di renderle preda della criminalità, violando i diritti fondamentali e creando più insicurezza».
«Davanti a questa situazione crediamo che sia doveroso un confronto tra primi cittadini e Governo, per ridiscutere una norma che, andando a battere su chi è accolto e chi accoglie, colpisce indiscriminatamente gli ultimi , continuando ad alimentare quella “guerra tra poveri” che è pane per i denti di chi porta avanti una perenne campagna elettorale basata sull’odio e sulla propaganda».